Via delle Sorelle, Brescia e Bergamo… che bellezza.
E soprattutto, “Grande impresa” per Lorenzo Tiezzi. Bergamo Brescia in autonomia sulla Via delle Sorelle, 130 km circa, dislivello sui 3500 d+ in 26.5 ore circa dalla mattinata di venerdì 3 al primo pomeriggio di sabato 4 ottobre.
Certo, Diego Angella per fare lo stesso percorso ha ci ha messo 17 ore, ma lui era assistito, ovvero qualche anima pia gli avrà portato qualche gel sul percorso. E basta. Tiezzi, solo soletto (a parte il recupero a Bergamo dalla moglie, sia chiaro, ma a Bergamo bassa, quindi siamo oltre i 130 km) invece ha mangiato nell’ordine: gelatone in Franciacorta, pizza al prosciutto cotto a Provaglio + birra piccola, 3 brioche (2 con pistacchio, 1 con marmellata) prima di Nembro + 1 cappuccino. E diciamo, Angella trema, perché sai mai che Tiezzi poi ci riprova. In fondo che vuoi che sia a “limare” 9 ore e mezzo.La differenza Tiezzi / Angella sta in questi mseri dettagli. Non è mica che Tiezzi è un cialtrone che va piano e Angella spesso vince le gare. Sia mai.
«A volte si allineneano i pianeti e anche un cialtrone come me corre per oltre 24 ore senza problemi. Di notte invece ne ho avuti diversi, non riuscivo a correre e seguire un sentiero che conosci poco mica è facile», dichiara il comunque sorridente Tiezzi, bello ‘fresco’ dopo cotanta corsa. «In certi tratti, soprattutto nella zona di Scanzo mi sembra, la segnaletica è quasi scomparsa, per cui è necessario al 100% avere la traccia GPS sull’orologio». Seguiranno, per l’atleta (beh, atleta) di Rosa Running Team diversi videini su Instagram.com/trailrunningparadise.

Zero trafifco pedonale sulla Via delle Sorelle, che è bellissima e ancora molto poco frequentata. In montagna ci sarà anche Over tourism, ma sulle belle montagne vicine alle città, belle quanto le Dolomiti per i panorami, c’è il deserto dei Tartari. Quasi nessuno. Anzi nessuno.
Il percorso è bellissimo. Prima si vede tutta Brescia dalla Maddalena e poi su a Collabeato al convento di Santo Stefano (ovviamente chiuso da sempre, grazie Comune di Collebeato che chiudi la strada prima ancora di cominciare i “lavori” – si può espropriare un bene allo ‘stato’ e regalarlo ai privati? Sarebbe da fare). Poi si corre tra i vigneti Bellavista, in Franciacorta, (nel mezzo c’è un microscopico cimitero, aperto anche di notte) e dopo si sale a vedere il lago d’Iseo dall’alto. Infine, dopo un bel po’ di su e giù (e dopo Nembro si sale tanto, tantissimo, è necessario arrivare “freschi”)… Eccoci all’arrivo in Città Alta da San Vigilio Bergamo emoziona.
C’è una densità di chiese assoluta sul percorso. Si studia anche la storia, correndo sulla Via delle Sorelle. La zona, montagne escluse, era senz’altro molto abitata anche nel Medioevo e nel Rinascimento. Non si fanno più di 2 – 3 km senza incontrare edifici spesso degni di nota. Che dire poi di questa cappella gentilizia ad Adro (che non è Venezia)? E’ la Chiesetta Bargnani Dandolo, seicentesca, costruita con materiale di recupero (!!!) nel ‘600. La storia della provincia italiana è meravigliosa.
Diversi tratti tecnici ma quasi sempre vicino a centri abitati, acqua che si trova abb. facilmente (se se ha più di un litro con sé), tanta pianura, spesso su afalto (maledetto, l’asfalto) e dislivello moderato. Invece di andare a Santiago a perdere tempo a camminare, venite tra Brescia, Bergamo, Franciacorta, Iseo. E camminate molto piano. Così Tiezzi è contento perché, pur correndo tipo bradipo, può superare qualcuno.
Testo raccolto da Lorenzo Tiezzi x Lorenzo Tiezzi by ltc Lorenzo Tiezzi Comunicazione x AD! (OK un po’ auto referenziale ma molto chic, no?)