Con “Gone Are the Days“, Primaluce torna sulla scena musicale con un ambizioso e maestoso album strumentale di raffinato rock progressivo, composto da ben 21 brani. Un vero e proprio viaggio sonoro, introspettivo e onirico, in cui l’artista italiano (che è polistrumentista e vive a Parigi) esplora magistralmente le radici storiche del genere prog strumentale, arricchendole di sfumature contemporanee.
L’album è ispirato alle atmosfere evocative di artisti come i Kaipa, alle intricate melodie del California Guitar Trio, alle potenti armonie di Neal Schon e agli iconici paesaggi sonori di Jean-Michel Jarre. “Gone Are the Days” offre un’affascinante sintesi tra passato e presente, fondendo una tecnica impeccabile con la libertà creativa.
La copertina dell’album, visivamente e simbolicamente suggestiva, rende omaggio al genio visionario del fotografo Storm Thorgerson, catturando perfettamente l’essenza di un disco coraggioso e particolare.
Il bello è che “Gone Are the Days“ lo si può ascoltare subito su Bancamp, una piattaforma utilizzata da molti artisti indipendenti perché vicina alle loro esigenze. “Gone Are the Days” è un album perfetto per gli amanti del prog rock ma pure per chi questo genere non lo conosce ancora. Intenso e non certo complesso da ascoltare (da suonare sì, dateci retta…) è un disco che emoziona. E non stupisce che l’abbia creato un artista ormai maturo. La musica regala anche un certo equilibrio, anche a chi la fa, non solo a chi la gode.
Primaluce “Gone Are the Days” su Bandcamp