Luca Bernascone, DJ di nicchia… oppure no?

Com’è l’estate di Luca Bernascone, dj che da sempre preferisce sonorità particolari e “strane”, diverse dal sound banale che spesso ci circonda? Ce lo racconta proprio lui. Nella foto che ci ha mandato manco lo vedete ma la mettiamo comunque. Per lui conta la musica. Mica apparire. Eppure, è pure modaiolo. Anvedi…

Senz’altro, oggi, il sound di Bernascone piace. E’ super attivo. «Per quanto riguarda le mie residenze mensili, mi trovate qui: Piccolo Ronin (MI), Lubna (MI), Mogo (MI), Onda (CO). Per le one night, invece, sarò alle Rocce di Pianamare (SV) e alla Merenda di Peppino (AL). Per quanto riguarda i festival: al Bosk in Trentino e alla rassegna Zoo Art ad Ortona (Chieti), troverete invece lo store di Reparto Vinile al Jazz Refound 025, a Cella Monte, in Monferrato».

Che musica ascolteremo quest’estate? Sarà latina? Che ci dici caro Bernascone?

«Come ogni estate che si rispetti, con l’avvento del caldo, le influenze tropical e latin prendono il sopravvento rispetto alle sonorità più scure e fredde. C’è un grosso ritorno della house music con sonorità anni ’90, e anche della nostra italo house, con il famoso piano in evidenza. Va citato anche il segmento dell’italo disco: vedi le rivisitazioni da parte del team Toy Tonics con le compilation Italomanaia, in uscita con il Vol. 3», ci racconta.

E nelle nicchie, che succede?

«La world music la fa da padrona: si va dal disco reggae all’arabic funk, brazilian boogie, broken beat, afro beat e molto altro. Non piace tutto ciò che non fa sorridere e ballare, che è lo scopo primario del clubbing».

Come la vedi, musicalmente parlando, l’estate 2025? Che cosa piace al pubblico?

«Non mi addentro nel territorio delle super hit, che non conosco molto bene. Posso citarti invece il nuovo singolo dei Nu Genea, Sciallà, con il loro tipico sound mediterraneo neapolitan funk, che farà il suo dovere sia in radio che nei party. Quindi sì, influenze latine presenti»•

Che stai facendo di bello a livello musicale in questo periodo, tra studio, produzioni e ricerca musicale?

«Per quanto riguarda la ricerca musicale, fa parte della mia routine quotidiana: gestendo il mio record store, Reparto Vinile, cerco di essere aggiornato il più possibile sulle novità, per me e per la mia clientela. Per quanto riguarda il lavoro di produzione, sto pensando alla terza release Cabopolonio, un progetto che sviluppa sonorità italo funk».

Ci sono belle situazioni o modi di ballare vecchi e nuovi che vuoi segnalare a chi gestisce un locale o a chi vuol semplicemente divertirsi? Che belle idee ci sono per l’estate 2025 e per il prossimo futuro?

«Consiglierei la riqualificazione del clubbing locale, dove piccole realtà locali abbiano la possibilità di esprimersi, partendo da un sound system di qualità e una ricerca musicale accurata. Il connubio party ed enogastronomia locale in location ricercate del territorio resta vincente. Gli intramontabili beach club sono il cuore pulsante dell’estate. Per il futuro invece, i listening bar sono esplosi in tutto il mondo: la programmazione musicale, oggi giorno, può finalmente avere anche orari diurni – vedi in arrivo i vari breakfast club, pizza club».

(LT)