Vaccinarsi in disco - AllaDiscoteca

Perché non vaccinarsi in disco? E intanto 3 vaccinati su 10 hanno saltato la fila (ma lo dice solo Mentana)

“Un chiaro riassunto della situazione a cura della nostra redazione” (si fa per dire). Su 10 vaccinati Covid-19 in Italia 3 sono furbetti che hanno saltato la fila e non sono: sanitari, categorie in difficoltà, anziani, RSA. Ripeto: 1/3 dei vaccinati é amico degli amici.

La cosa è infinitamente più grave del ritardo della Lombardia, del litigio ridicolo sui numeri tra Regione Lombardia e stato centrale. Lo scrive infatti su Facebook Enrico Mentana tra i pochi giornalisti italiani a fare ancora un po’ di lavoro giornalistico che non sia pro governo o contro il governo a prescindere. È una notizia schifosa ma va data.

Ecco cosa scrive Mentana oggi 24/01/21 su Facebook:

“Tutti scienziati coi diritti degli altri, e allora cominciamo con gli esempi: c’è qualcuno che mi sa spiegare perché a Milano diverse persone ancora giovani, che dieci mesi fa (non ieri) consegnavano la spesa a chi era in quarantena, sono già state vaccinate, e tutti gli ultranovantenni che non sono nelle Rsa, a cominciare da Liliana Segre, ancora no? Il 95% di coloro che ci hanno lasciato per il Covid erano anziani. In Germania la vaccinazione di massa è partita da loro”.

Ecco cosa ha invece scritto Mentana sabato 23/01/20:

“Come si temeva, e come avevo denunciato ieri: su un totale di 1.312.275 dosi di vaccino fino a ora utilizzate, ben 397.583 sono state iniettate a personale non sanitario e non appartenente alle altre aree a rischio come ad esempio quelle degli ospiti delle Rsa e degli ultraottantenni. La conferma viene dal presidente della Federazione degli Ordini dei Medici. Vuol dire che tre su dieci hanno fatto il vaccino saltando la fila, con l’aiuto indispensabile di chi distribuisce le dosi. Nel discorso di fine anno, Mattaella disse “anch’io mi vaccinerò, quando sarà il mio turno”. Un esempio che tanti furbastri si sono ben guardati dal seguire”.

Altro che ritardi nell’invio delle dosi, a cui si attacca il Governo, ritrardi che possono verificarsi. Infatti produrre un vaccino è complesso e i tempi sono stato fin troppo rapidi… Per produrre una dose di vaccino possono volerci 4 mesi. Avete letto bene: 4 mesi. Se qualcuno si sta vaccinando oggi è perché le case farmaceutiche hanno iniziato a produrre prima di avere l’OK dalle varie agenzie del farmaco internazionali. E se un paese come la Gran Bretagna oggi ha già vaccinato tante persone è semplicemente per un motivo: ha iniziato prima. E oggi, contratti o no, è in vantaggio.

Ma il Corriere della Sera tra i suoi titoloni di oggi 24/01/21 non lo scrive mica. Che non lo scriva il Fatto Quotidiano, così vicino al governo, è ovvio. Se lo scrive Libero, contro il governo, in fondo è normale. Troppo difficile dare la colpa alla realtà: siamo un paese da rifondare. Non è colpa dei ragazzi. Non è colpa delle discoteche e dei ristoranti e di chi vorrebbe vivere. È colpa dello stato (minuscola) che non esiste più ma si auto assolve.

Come luogo adatto a distribuire i vaccini si fanno avanti anche le discoteche oggi deserte. Lo fanno le discoteche del Lazio e lo fanno quelle dell’Emilia Romagna tramite il SILB. Sarebbe stato molto meglio fare un’iniziativa nazonale, ma va bene anche così… Tanto non servirà. Funziona tutto così bene. Lo stato (minuscolo) farà da sé.

Lorenzo Tiezzi x AllaDiscoteca

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