Morgan, “genio” e follia, in concerto a Trani

Premessa 1. chi leggendo si accorge di avere un parere totalmente diverso su Morgan ha ragione quanto me. Ma chi, come me, pensa che Morgan sia il nulla cosmico, pur raccontato bene, pur interpretato da un grande istrione musicale che non per caso quando è in buona diventa splendido (come i suoi programmi in radio e in tv a raccontare ed interpretare la musica dei veri autori e geni, cosa che lui non è)… ha altrettanto ragione. Abbiamo tutti ragione. L’unico che non ha ragione è Morgan quando sbrocca.

Premessa 2. Il 3 settembre Morgan è in concerto al Palazzo delle Arti Beltrani di Trani (BT).

L’artista ripercorre live il repertorio intramontabile della canzone d’autore italiana e internazionale, da Bowie a Battisti, da Battiato a Brian Eno, dai Pink Floyd ai Duran Duran, da De Andrè a Tenco. I biglietti per lo spettacolo (35,00 euro) sono disponibili al seguente linkacquistabili anche on line con Bonus Carta del docente e 18 App.

E ora, dopo queste premesse, forse più importanti di quel che volevo scrivere, entriamo in argomento.

In tanti anni di ‘carriera’ Mogan si è fatto tanti nemici. Uno è chi scrive. Prima del più brutto dj set che abbia mai sentito (al Bolgia di Bergamo), Morgan diversi anni fa, prima delle sue apparizioni tv, praticamente dimenticato, avrebbe dovuto fare una intervista con Panorama, che allora contava 10 volte quanto conta oggi. Grazie a chi? Grazie a me, che oggi come allora curo la comunicazione del locale. Morgan arrivò tardi, non si presentò alla cena, grazie anche ad un mio errore clamoroso (se ne fanno nella vita lavorativa) fece l’intervista da solo con il giornalista e con lui decise di NON parlare del Bolgia e del suo dj set, ma d’altro. E’ una cosa schifosa. Equivale, lavorativamente, ad accoltellare qualcuno. Per me, lavorativamente ed umanamente parlando, Morgan è finito in quel momento. Anche il giornalista, che fece una scorrettezza ancora più grande (perché avrebbe potuto semplicemente iniziare l’intervista dicendo “incontriamo Morgan prima di un dj set al Bolgia di Bergamo” e poi parlare d’altro per tutto l’articolo… e non lo fece), nel tempo, si è dimostrato un ‘collega’ un po’ così.

Ma veniamo alla fenomenologia di Morgan, grande istrione da palco e tv che alla musica ed all’eternità ha consacrato zero capolavori e due o tre canzoni carine. E basta. Sarebbe stato o forse è un ottimo interprete da pianobar. Non è una diminutio: anche io facevo piabobar e ho smesso perché non ero capace quanto lui. E’ molto bravo ad interpretare. Ci mette l’anima. Altro, musicalmente, non ha, oltre ad un po’ di preparazione. Non è mica Gino Paoli, capace di scrivere capolavori solo con il giro di Do.

Giustissimo paragonarlo a Sgarbi, genio della divulgazione artistica che troppo spesso sbrocca. W il turpiloquio, che fa parte della lingua (i cafoni non sanno che la Divina Commedia è piena di parolacce). Ma “fr*c** di m***a” non è turpiloquio. E’ melma.

E’ un’offesa imperdonabile, che nessuno (nessuno) da un palco, che è alto e va sempre rispettato, può fare.

Sempre. Lo dice un umile ex direttore di palco. Sul palco smetti di essere una persona normale, sei sul palco e sei ‘sopra’ le altre persone. Chi non lo ricorda possiamo almeno biasimarlo? Per me, dobbiamo. Per sempre, perché per chi sbrocca ripetutamente non c’è che l’oblio. Ma Morgan è famoso, resterà famoso e vince. Perdo io e perde, quando sbrocca, la musica. Che però se ne fotte, perché eterna.

(Lorenzo Tiezzi x AllaDisco)

Leave a Comment