Come cambiano le città e il divertimento? (Tiezzi Says)

Come cambiano le nostre città e come ci si diverte, in città e in provincia?

Milano, sabato ora di pranzo e poi pomeriggio, a metà novembre. Ho fatto un giro in città, arrivando e tornando in treno da Brescia, tra Stazione Centale, che un po’ è migliorata; Corso Buenos Aires, il cuore pulsante dello shopping milanese per noi umani, Porta Venezia, super cool; Corso Venezia e poi San Babila e Duomo, strapieni di gente fino a scoppiare… e infine Via Mazoni e Via dei Giardini. Avessi i soldi veri, abiterei proprio in via dei Giardini, a due passi dal casino del centro e pure da Porta Nuova, ma da un’altra parte. Proprio in Via dei Giardini ho pestato un mra,, perché i padroni di cani possono essere pessimi anche quando hanno riccanza ai massimi.

Perché scrivo tutto questo? Perché ho pensato a come saranno le città del futuro. E come, pure noi super appassionati di divertimento di AllaDiscoteca, dobbiamo capire che cambieranno.

Mezzi pubblici perché sono comodi… ecco come cambiano le città


1) Si useranno sempre di più i mezzi pubblici, se funzionano abbastanza bene come a Milano. Per questo, soffriranno le periferie non cool ed il centro città sarà strapieno nei weekend. Milano è oggi piena come un uovo, di gente che fa window shopping, va in giro e compra magari poco, ma va in giro. A tutte le età.

Pranzo in macelleria e tante cose buone da mangiare
2) Ho fatto il pranzo di macelleria, in Porta Venezia. Carne ottima, tutti in piedi, in Porta Venezia. 12 euro a persona, con acqua, vino, contorno (scelta tra patate arrosto e verdure) e un piatto a base di carne (tartare, stracotto, etc). https://www.macelleriapellegrini.it – Tutti in piedi su piccoli tavoli, ripuliti da un addetto (cosa che, per dire, all’Antico Vinaio alla Stazione Centrale non succcede e lo sporco si accumula). Formula geniale. La ristorazione easy è in boom, perché oggi far festa significa uscire per mangiare e nessuno vuol più cucinare.

Negozi super specializzati, ecco come cambiano i momenti di shopping


3) Rimarrano i negozi del centro da window shopping / passeggio del weekend (abbigliamento e dintorni), panetterie, supermercati, spazi che riguardano il cibo (bar, ristoranti) e basta. Quasi tutto il resto chiuderà perché compreremo sempre di più online, oppure in negozi super specializzati gestiti da persone particolarmente gentili e appassionate e capaci: il negozio di bici per appassionati veri, il negozio di cosmetici coreani carino anzi top – https://soul4skin.business.site. Nient’altro.

Locali con un’anima
4) Per quel che riguarda la musica e l’intrattenimento, conta il contenitore che si mixa bene con il contenuto. Locali notturni come Bolgia e #Costez, entrambi in provincia di Bergamo, sono universi completamente diversi: techno il primo, easy pop il secondo. Ci vanno magari le stesse persone (forse il 15%, non di più), ma hanno un’anima loro. Diversa. A Milano, soprattutto, i ragazzi non trovano tante super disco e spesso il venerdì ed il sabato sera se ne stanno al bar fino a tardi. Fanno bene.

Boom dei concerti (e meno male)
5) Il boom dei concerti deriva direttamente da: 1) dalla fine della pandemia 2) dal boom tecnologico dei luoghi da concerto (schermi splendidi, audio finalmente buono) 3) dal fatto che le poche rockstar / popstar in grado di unire le generazioni sono spesso artisti un po’ per tutti come Vasco Rossi o Taylor Swift. Continuerà. Purtroppo in Italia il boom dei concerti “top” non rima con una crescita dei concerti normali, di gente che suona e canta bene e non è una star. A Milano le disco soffrono perché ci sono un sacco di concerti e i soldi per divertirsi non sono infiniti.

(Lorenzo Tiezzi x Tiezzi Says x AllaDisco)