Cassa in 4/4, major e trap (Tiezzi Says)

4/4 che bella cosa, oppure no?

Mi si dice che oggi le major italiane cercano musica con la cassa dritta in quattro quarti (quella di disco, house e techno, per i non musicisti ed espertoni). Questa cosa fa strocere il naso a puristi, produttori spesso rifiutati da tali major, senz’altro perché troppo bravi (non perché scarsi), ma a me sembra logica.

Facevano bene ieri a non credere nella brutta dance italiana e fanno bene oggi a cercare pezzi pop dance che siano però davvero pop. Spesso pezzi così fanno diventare artisti top rapper / trapper fino a quel momento a metà del guado. Un esempio? Lazza e la sua “Cenere”, remixata e/o bootlegata da Samuele Sartini. Cita Moby, ci mette una bella cassa in 4/4 e vince. Meglio di lui solo Geolier (tre volte lo Stadio San Paolo si fa quest’estate, chiaro?), Sfera e pochi altri.

Le major oggi vincono su tutti i fronti per mille motivi soprattutto in un piccolo paese provinciale come l’Italia, in cui ormai si sente solo musica italiana (bruttina). Ma il mondo della musica, brutta o bella, è sempre più major. Sono stato recentemente in Warner, a Milano, in P.zza della Repubblica. Decine e decine di persone, uffici top e mi dicono tante nuove assunzioni.

Certo, le major di musica pop dance in 4/4 ne cercano, ma mica ne trovano. Perché? La risposta è dura, ma semplice

E’ il livello dei produttori ad essere molto basso. Molti rubano dal passato, altri fanno solo cover. Quasi tutti fanno music marketing, ovvero invece di pubblicare 3 pezzi l’anno su cui anno lavorato davvero, ne pubblicano uno al mese per far sapere che esistono e fare serate. Contenti loro.

Ci vorrebbe un vero ritorno di gente come Gianfranco Bortolotti e della sua Media Records / UMM, con cui sto lavorando di nuovo da un po’ di nuovo, con i team creati a tavolino, in cui affiancava un MUSICISTA che sapeva dov’e il do sulla tastiera (certo, lo scrivo in maiuscolo) a un dj. Siccome non mi sembra stia succedendo, la dance italiana chissà quando ripartirà. Basta anche rubare, certo… ma rubare col sorriso. Tipo Open Your Mind degli USURA by Maiolini (un testo idiota su una intro dei Simple Minds).

Ribadisco: tutto può bastare e tutto può diventare una hit, ma bisogna cambiare. Se continuiamo così, andiamo molto male.

L’unica scena musicale italia un po’ vitale è (ovviamente) la trap. Perché?

Come come perché? Perché è l’unico genere amato dai poveracci “cafoni”. La musica pop rock nasce quasi sempre dalla sofferenza, inadeguatezza e pure dalla ignoranza sesquipedale. Se non sai cosa vuol dire sesquipedale sei nella maggioranza. Se lo sai, sei come me e i Pink Floyd (tutti), ovvero hai studiato e diventi una rockstar per caso (io ovviamente non lo sono diventato). La trap è linguaggio musicale del momento e vince nelle periferie, le uniche in cui si fa musica per necessità.

Ma torniamo alla cassa in 4/4, quella di Ariana e Dua

La cassa in 4/4 oggi è il pop di Ariana Grande e Dua Lipa, ben distanti dal successo pop country o meglio country pop di Taylor Swift, unica megstar attuale. quella del pop internazionale che manco colossi del genere come guetta e Calvin Harris sanno da tempo interpretare con un minimo di qualità musicale,  pur riempiendo i locali top nel mondo. 

Il clubbing italiano come creatività e pure zanzamento furbo (Cappella, 49ers, Fpi Project, Gigi D’Agostino etc) oggi non c’è più. Tutti fanno coverine stile Guetta e Guetta ovviamente vince come marketing sul suo brand, mica come musica… perché le promuove meglio. Come musica stravince Taylor Swift.

Riassumendo, in verità vi dico (certo, sono un po’ il messia di AllaDiscoteca, a posto siamo…)…

La rinascita nella dance non si sa da dove può arrivare, la scena trap pop mette fuori tanti cialtroni e diverse perle (Geolier su tutti, che infatti zanza alla grande: “chiagne” ruba l’armonia de “Gli angeli” di Vasco e ovviamente Sfera odiato da tutti i vecchi come Vasco negli anni 80), e ribadiamolo, non si sono mai fatti tanti concerti pop rock in ifalia come oggi.  Lo streaming ha cambiato tutto, non in meglio e non in peggio ma tutto senz’altro. E le major oggi vincono. In 4/4 o senza.

Lorenzo Tiezzi x Tiezzi Says