Tamarrate, classifiche & pochi investimenti / AllaDisco.Com

Nasce AllaDisco.Com, rubrichetta AllaDiscotecara dedicata a comunicazione & dintorni. Moltissimi i dintorni, come scriveva il geniale Aldo Busi, che scrisse Cazzi & canguri (pochissimi i canguri). Eccoci con il primo titolo a effetto: tamarrate, classifiche & pochi investimenti… si ma dove? In ambito comunicazione, baby. Dove sennò? Ogni settimana lo splendido (beh, proprio splendido…) Lorenzo Tiezzi, che per campare dal metà anni ’90 si occupa di comunicazione fa pelo e contropelo alla situazione di un paese che comunica molto male. Però sta tanto sui social a teorizzare e fare ‘strategia’. Vai che andiamo…

Quanto si investe in marketing & comunicazione in Italia? Lo 0,47% del PIL, quando in UK siamo all’1,10%, in USA all’1,30%, in Germania allo 0,80.

Il risultato di questa poca e malfatta comunicazione (perché le piccole aziende di cui il ‘tessuto’ produttivo – improduttivo?- della splendida – beh, splendida… – Italia) è che i vini italiani, che spesso sono più buoni di quelli francesi, costano meno della metà e producono pochi guadagni. Si lavora per lavorare ed i nostri marchi, escluso il lusso e poco più, non hanno valore per cui non creano valore. Solo per dirne una che dovrebbero sapere anche i sassi (e invece non lo sanno), Nike investe da sempre il 10% del fatturato (non dei guadagni, del fatturato) in comunicazione. Ecco perché il baffo / Swoosh è tra i brand n. 1 al mondo da decenni. Chi non comunica crepa. E noi in Italia stiamo crepando.

Che dite, vi piace il primo capitoletto di AllaDisco.com, la nuova rubrica in cui Tiezzi fa pelo e contropelo alla comunicazione itagliana? Si va già pesante o troppo leggero? Vai col carico.

Passiamo ad un settore specifico che conosco bene perché ci lavoro. Ovvero al mitico settore del divertimento…

Apre a Riccione Space Riccione, brand internazionale che a Ibiza non c’è più ed il super localone con i top dj quasi non comunica ai media. Anzi, non comunica. Ricevo ogni settimana decine di comunicati stampa da Ibiza e dalla realtà del business del divertimento internazionale, zero o quasi da Riccione. Perché le splendide aziende italiane, specie nel settore, si sentono così forti da non dover comunicare. Il risultato è che Riccione oggi è un brand 10 volte più piccolo rispetto agli anni ’90 e il divertimento italiano, che una volta era Ibiza (certo, è così: nei ‘ primi 90 Ibiza era – anche – Riccione) non è più un simbolo. Avanti così che ‘annamo bene’, come diceva la Sora Lella.

Sarò breve negli articoli su AllaDisco perché ormai lo stile è quello. Tutto corto e per titoli. Stile Instagram. Polemiche e tamarrate. Avete visto quella tra star del giornalismo come Gruber e Mentana? Anche noi raccontatori ci sentiamo più importanti dei fatti, siamo parte del problema. E su Instagram piacciono i post carosello per titoli. Tipo questi. E’ calcio ma lo si fa su tutto.

Leggiamo 4 amenità (volevo dire 4 ca…, ci siamo capiti) e crediamo di avere capito qualcosa. Siamo splendidi. Ecco perchè ci piacciono le classifiche, in ogni ambito anche quello food & wine: la cantina dell’anno, il vino dell’anno, il DJ numero uno al mondo, l’imprenditore “top”… Non vogliamo capire, vogliamo capire chi è il “numero uno” e poi strapagarlo. La nostra voglia di applicare la nostra capacità cognitiva si abbassa. Molto male.

Chiudo il primo capitolo di AllaDisco.com, che sarà senz’altro un altro capitolo dell’incompreso, con la tamarrata del giorno, mentre la settimana prossima scriverò di stelle (Michelin o musicali, o entrambe? Vedrete!)… Come? Con il vestito / svestito di Angelina Mango all’Eurovision che vedete qui sopra.

Un tempo, un bel tempo, l’Eurovision piaceva solo nei paesi dell’Europa dell’Est, lontani da moda e stile. Oggi piace anche a noi italiani. Ovvero ci piace com’è vestita Angelina Mango. Contenti noi, contenti tutti. Che il trash sia con noi.

(Lorenzo Tiezzi x AllaDisco.com, la nuova rubrichetta di comunicazione di AllaDisco)