Evvai con la crisi itagliana e con ibiza? Quanto ci piace chiacchiare e lamentarci!
Il Corrierone nazionale, ovvero il Corriere della Sera ha pubblicato un articolo fuori tempo massimo dedicato al report pubblicato dall’IMS International Music Summit 2024, un bel report dedicato a musica elettronica ed Ibiza a livello economico. Fuori tempo massimo nel senso che qui su AD (by Tiezzi) o su DJ Mag (by Riccardo Sada) oppure su Bargiornale (la testata più letta da chi gestisce locali in Italia, ancora by Tiezzi) il report l’abbiamo commentato mesi fa.
Leggetevi comunque che dice il Corrierone, anche se la prima cosa importante da dire è che il business delle disco arriva sempre un po’ a caso sui grandi media italiani. Per dire, non era il caso di parlare della guerra techno a Riccione tra il “nuovo” Space e il “vecchio” Cocoricò? Non c’è scritto.
L’importante però è parlare o parlottare della crisi italiana. E’ divertente.
Perché ne scrivo quindi? Perché è sempre importante scrivere un po’, dopo aver letto. Importante per me, sia chiaro. Scrivere mi fa pensare. Ecco perché queste (geniali) riflessioni stanno in ben 2 sezioni di AllaDisco: AllaDisco.com, la sezione dedicata alla riflessione sulla comunicazione ‘discotecara’ e Tiezzi Says, la “mia” sezione, quella in cui spazio ad alzo zero. Vai che si va.
Partiamo con la comunicazione: Ibiza fattura con l’elettronica e soprattutto ibiza sa anche raccontarsi benissimo con report un bel po’ pompati come questo di IMS. E’ anche article marketing, questo di IMS.
E’ poi divertente come da una parte spesso sui media si scrivano scempiaggini come “questo è il decennio dell’elettronica” quando non è vero assolutamente niente.
E’ il decennio del pop stile BTS o Taylor Swift per tutti e dell’hip hop “underground” per i giovani nel mondo. Per la dance è il momento di cover, remix e mash up e techno icon un po’ anziane come Carl Cox. La nuova techno non crea star, se non piccole. Come Guetta non c’è niente all’orizzonte. Guetta schiaccia tutto. Come ho scritto su DJ Mag Italia.
E poi eccoci su un altro tema di discussione: la crisi del clubbing itagliano con la g. Tutti parlano, soprattutto gli addeti ai lavori, che sarebbero (come dice la parola stessa) addetti al lavoro e non alla chiacchiera… Eppure si parla.
Il problema qui da noi non è certo la trap che tra l’altro in disco è in calo. Il problema è che sono i pochi ragazzi ovvero l’italia invecchia tanto e male e i pochi soldi che ci sono in giro per loro. Ma non lo dice nessuno.
Però non va tutto male. Vedo tanti locali pieni di cui si parla spesso poco. Ci piace, a noi itagliani, raccontare la crisi itagliana. Con la g. Poi non c’è, ‘sta crisi, ma lamentarci ci diverte.
Qualche esempio? Praja Gallipoli, Villapapeete Milano Marittima, Molo Brescia, Bolgia Bergamo (etc). Non va tutto male per fortuna. elrow a Reggio Emilia farà ballare decine di migliaia di ragazzi. Queste cose 15 anni fa non succedevano. E manco l’anno scorso. Non ci sono mai stati come quest’estate tanti festival elettronici di qualità, in Italia. E nessuno lo dice.
Certo manca un po’ di innovazione ma gli operatori più seri nel tempo incassano… Vedi Cocoricò by Enrico Galli. La nuova gestione va bene. Certo, la guerra techno con lo Space Riccione sarebbe stato meglio evitarla… ma si vede che proprio in Italia non si resce a fare la propria strada senza ‘combattersi’ un po’.
E’ così divertente.
Lorenzo Tiezzi x Tiezzi Says & AllaDisco.com x AllaDisco