Milano Marittima: il Comune di Cervia vieta vocalist e fuochi d’artificio per combattere il “vandalismo”

A Milano Marittima, patria dei vocalist e dei beach party che uniscono le famiglie come quelli di Papeete Beach, i vocalist non possono più lavorare. Non solo. Il Comune di Cervia (di cui MiMa non è che una frazione) ha deciso di vietare pure i fuochi d’artificio. Di notte, direte, che magari i vocalist fanno troppo rumore, così come i fuochi d’artificio (che ovviamente vanno sempre utilizzati secondo regole precise)? No. Tutto il giorno. H24.

E’ un’estate di problemi per chi fa divertire i ragazzi: anche il Coco Beach di Lido di Lonato (Brescia) ha avuto problemi con la sua licenza di pubblico spettacolo

Avete letto bene. Lo scorso giovedì 3 luglio il Comune di Cervia, di cui Milano Marittima è solo una frazione ha indetto una Ordinanza sorpendente. La leggete qui interamente.

E’ difficile non definire senza senso questa iniziativa. Presto ospiteremo anche una bella intervista di Ricky S, uno de più affermati vocalist italiani, che giustamente mica l’ha presa bene. Ma intanto vi riassumiamo la situazione. Ci ha dato molti dettagli che scriveremo… ma intanto iniziamo a raccontare il tutto.

Perché l’ordinanza, prima di tutto? Sono Misure a tutela del decoro urbano, della quiete pubblica e della sicurezza nella località di Milano Marittima. Ne erano già state fatte altre analoghe.

Partiamo dagli orari: “A partire dalle ore 01.00 ogni attività musicale dovrà cessare nel centro di Milano Marittima, fermo restando il limite delle ore 00.00 negli stabilimenti balneari”. Quindi il Comune è convinto che una cena con musica e vocalist crei problemi, in spiaggia. Perché i problemi nascerebbero in spiaggia.

In fondo all’ordinanza la giunta va giù pesante contro il rito del beach party stile Milano Marittima (Papeete & Co)  Scrive la giunta:

“L’ordinanza sperimentale ha dimostrato la sua efficacia e validità anche sotto l’aspetto giuridico. Abbiamo ritenuto di confermare per tutta l’estate i provvedimenti con limitazioni più stringenti, riguardo alle emissioni sonore degli intrattenimenti, in alcune aree precise del territorio in cui maggiormente si concentrano i fenomeni di maggiore criticità e con sanzioni più rigide. L’obiettivo è quello di un modello di sviluppo turistico proiettato sui valori della cultura, dello sport, dell’ambiente e del benessere, con un’offerta di intrattenimento e divertimento sostenibile, responsabile e rispettoso della comunità e dei nostri ospiti. 

Continueremo a mantenere un costante contatto e una continua interlocuzione e sinergia con la Prefettura e le Forze dell’Ordine, tenendo alta l’attenzione, per perseguire il modello di città che vogliamo in cui decoro, sicurezza, rispetto e vivibilità sono valori imprescindibili. Un luogo del buon vivere, in cui non può coesistere mancanza di decoro urbano e fenomeni che possono degenerare in disordine e vandalismo”.

Insomma la musica con vocalist è contro la cultura e può degenerare in disordine e vandalismo.

Insomma che succede da venerdì scorso? Siccome i vocalist non ci sono più, si può star certi che certi problemi di ordine pubblico (che riguardano spazi specifici e non certo tutti i locali che fanno beach party a MiMa), scompariranno.

I beach party, che sono soprattutto pomeridiani e serali, possono però continuare, con gli stessi decibil di prima ma 1) senza vocalist 2) senza fuochi d’artificio, anche di giorno. E le cene con musica sul mare devono finire a mezzanotte, ovvero prestissimo per una località turistica.

Attenzione: si può anche usare il microfono per cantare, purché non si urli “su le mani” o roba del genere. Si può anche fare una lezione di zumba con microfono… l’importante è non usare i vocalist.

(Lorenzo Tiezzi)