Solo poco più di un titolo, oggi 11/01/20, ma presto un post / articolo più compiuto sulla tragicomica situazione dell’Italia e dei suoi media nel bel mezzo di una pandemia che non sembra voler finire.
E siccome non vuol finire, eccoci con i colpevoli, quelli della Movida, che non c’è.
Siccome lo stato non esiste, nei fatti, la sua presenza è più che altro una astrazione, siccome i pochissimi trasgressori di “movida” non sono puniti (se non quando si auto segnalano alla signora dei social, Selvaggia Lucarelli), chiudiamo l’asporto dai bar alle 18.
Ma in due bar sotto casa mia, anche in zona rossa (con bar aperti per asporto fino alle alle 22) viene fatto sempre l’aperitivo di fronte al bar da qualche decina di incauti, per lo più 40 – 60enni.
I ragazzi, che dovrebbero andare alla scuola secondaria (licei, istituti tecnici, etc) si ritrovano altrove, lontani da occhi indiscreti, oppure al centro commerciale. Ma non se ne parla, perché non si fanno vedere.
Proibiamo l’asporto dalle 18, così risolviamo tutto. Olè. La soluzione è questa ed è definitiva. Senz’altro.