Stop Intrattenimento - AllaDisco

Dello stop di intrattenimento, disco & dj non parla nessuno…. e ce lo meritiamo

Dei problemi, anzi della situazione tragica, di intrattenimento, disco & dj non parla nessuno. Ne parliamo solo tra noi, nel settore. Ed è logico e giusto sia così.

Capita perché le nostre luminose star, non solo italiane, ovvero i top dj mondiali, NON si sono sinora abbassati a rappresentare le difficoltà epocali di tutta la scena, menttendo da parte il proprio brand.

Un esempio su tutti? David Guetta, che in pandemia è cresciuto come “brand”, suonando da soli in grandi eventi e raccogliendo soldi per l’UNICEF, mica per i suoi colleghi più sfigati (l’ho già scritto, ma lo ripeto)

I musicisti e la musica dal vivo, bene o male, ci provano a farsi sentire: Scena Unita, Ultimo Concerto, Bauli in piazzi, più recentemente anche lo Stato Sociale

Noi dell’intrattenimento (dj, discoteche, locali), invece non facciamo niente. Anzi, forse, facciamo peggio. Ci dividiamo. I top dj italiani recentemente hanno pensato prima di tutto al loro ordine professionale, oggi che non c’è una professione? Oggi che non si balla?

Non era meglio pensare ad una manifestazione collettiva per far capire che siamo tutti nella melma? Non ne siamo stati capaci e non credo ne saremo capaci in futuro. Ed è strano che tutte le colpe debba prendersele il Silb – Fipe che non è perfetto ma fa quel che può (poco anzi quasi nulla)?

Non ho soluzioni. Ma non tollero più chi pensa solo ai c* suoi e mi spiega pure perché è “buono”. Gestori e titolari di locali, dj, posteggiatori, pr, ballerine, party: noi eravamo l’intrattenimento: non la musica, non lo spettacolo, Non l’arte.

Quella è tutta roba già più o meno tutelata. Noi eravamo la festa, il casino, gli amori, la notte. Torneremo ad esserlo? Forse si. Perché l’uomo ha bisogno di ballare. Ma con la certezza, per me, che ognuno fa la sua festa, fa le cose sue e pensa al 100% solo a quello. Esserne consapevole per me è una grande liberazione.

Senza false speranze si costruisce meglio il nuovo. Il vecchio, noi vecchi (ho 49), mica siamo granché. Come sarà il domani? Peggio di oggi e peggio di ieri la vedo dura.

Lorenzo Tiezzi x AllaDiscoteca