Sarà Sven Vath la techno star del party test “anti Covid-19” in programma a San Marino, il 19 giugno 2021, allo Shooting Club. Organizza tra gli altri Tito Pinton del Muretto di Jesolo e del Musica di Riccione.
Mentre l’Italia aspetta, mentre sui media si dice soltanto: “discoteche sì, discoteche no”, e non come, perché, etc… San Marino ci batte. Party fissato. Un po’ tardi, OK. Ma fissato.
E mica solo San Marino ci batte. C’è chi pensa che il mondo sia tutto fermo, ma mica è vero. Sabato 5 giugno Sven Vath ha suonato in Albania in un bagno di folla assoluto.
I media non ne parlano, perché mica lo sanno. L’Albania, come si sa, è milioni di km da Ancona e ci sono stati milioni e milioni di morti per il Covid-19, molti più che in Italia in proporzione. 2451, i morti in Albania, su 2.8 milioni di popolazione. Diciamo se fossero 60 milioni come noi italiani, avrebbero avuto 51.000 morti. Noi quanti ne abbiamo, ad oggi? Oltre 130.000. Beh, forse faremmo bene a farli un po’ di conti.
Anche perché le disco al chiuso in Italia sono chiuse dal febbraio 2020 e quelle all’aperto sono state aperte per poche settimane, l’estate scorsa, legalmente. Dare la colpa alle disco per il Covid-19 è piuttosto divertente. Perfetto per come girano le cose qui.
Ma stiamo divagando, torniamo alla piccola e ballerina San Marino e all’evento del 19 giugno, già confermato.
Ecco come presenta l’evento chi ne vende i biglietti:
“Ripartire dalle Radici, fondamenta da cui si ha origine, per dar vita a qualcosa di nuovo, Ali per volare e sognare la ripartenza di un settore dimenticato che per molti è un lavoro e per altri fonte di emozioni insostituibili. Non può esistere una senza l’altra, il passato traccia le linee per la visione del futuro.Sven Väth le radici, Musica le ali”.
L’evento con Sven Vath il 19 giugno costa 25 euro più prevendita. Prezzo normale.
Chi suona con lo zio Sven? Eccoci: Dana Ruh, Massimino Lippoli, Idriss d, Fabrizio Maurizi. Tutta gente in gamba.
Ma veniamo alle modalità, che il diavolo sta nei dettagli. Sarà un test party stile Barcellona (tutti sempre con mascherina, ma era aprile due mesi fa) o un test party stile britannico (tutti testati prima ma poi senza mascherina)? Una via di mezzo, alla Sanmarinese, o all’italiana.
Come scrive il Corriere della Sera Bologna: “L’accesso all’evento sarà consentito solo con un certificato che attesta l’avvenuta vaccinazione o guarigione dal Covid o in alternativa un referto che certifichi la negatività al virus accertata tramite tampone, anche rapido”. E fin qui, tutto comprensibile.
Ma come continua l’articolo del Corrierone? “Misure che permetteranno di superare il divieto di assembramento ma non l’obbligo di indossare mascherina se ci si trova a meno di un metro di distanza”.
OK. Quindi, mascherina NO, ma solo quando non si sta in pista o in in fila all’ingresso? E al bar? E al bagno? E se trovo la girl dei miei sogni?
E perché se tutti sono “safe” bisogna tenersi ‘sta piffero di mascherina?
La formula sembra simile a quella delle disco in Italia l’estate scorsa, che tante polemiche idiote vive ancora oggi provocò.
Vedremo.
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