In disco col Green Pass, al maxi schermo belli assembrati

In discoteca, presto, certo. Ormai la ripartenza è vicina. Ma solo con Green Pass e mascherina.

E quindi con pochi locali e spazi che riusciranno a riaprire. Non lo dice nessuno solo perché pochissimi capiscono qualcosa di locali e intrattenimento. Molto meglio far restare ‘er dibbattito’ al livello infimo: discoteche sì o discoteche no? Solo questo si dice, sui media e in giro.

E intanto, fino a metà luglio 2021, quando l’Europeo finirà, ci si assembra liberamente. Dove e come? In disco con Green Pass e mascherina.

Eccoci al maxi schermo per le partire di calcio dell’Italia? Lì vai come ti pare, bello assembrato. Perché solo reggaeton & cassa dritta aumentano i contagi.

I media titolano moltissimo sulle disco. Sono ancora un argomento che tira. Ma solo come titolo. Non si approfondisce. E non c’è nessuno, in tv, alla radio, sui giornali (etc) che dice l’ovvio ora e non chissà quando: come mai le disco dovranno ripartire con mille regole e invece per il calcio ci si assembra sereni?

Del resto, come ha scritto Alex Nocera, che ha la brutta abitudine di fare il dj: “da una nota del CTS, emerge che COVID stia per: Contagi Organizzati Verosimilmente In Discoteca”. Che dire: olè!

E che dire sul party di Sven Vath a San Marino? Circa 2600 persone, tante certo, ma avrei pensato ad un sold out (ovvero 3.000 biglietti venduti con anticipo, non 30.000) una settimana prima e invece alle 18 di sabato 19 giugno era ancora possibile comprarsi i biglietti.

E come mai poco boom per Sven Vath? È ovvio. Ormai la vita normale o quasi è ripresa dappertutto, nei bar e ristoranti con musica. E pure in tanti party privati ILLEGALI Senza tamponi, senza Green Pass, senza controlli. I ragazzi sono stati buoni e calmi fin troppo a lungo. Adesso si sono rotti e vivono. Non è un giudizio. È la realtà.

A loro, ai ragazzi di oggi, sembra interessare poco il rito ormai vecchio come il cucco della coda fuori e sudare sotto la console o il palco, se non quando si tratta di grandi eventi (il concerto della star di turno o i grandi festival come Nameless a Lecco o Decibel a Firenze).

La disco ‘classica’ si è almeno un po’ evoluta in questo stop obbligatorio? A ben guardare a me sembra troppo poco.

E brindare alla ripartenza, alla splendida e progressiva ripartenza disco, dopo che l’estate scorsa solo pochissimi locali sono riusciti a riaprire con successo, mi sembra un po’ ottimistico. Vediamo. L’unica cosa che è in crescita verticale nella realtà sono gli aperitivi lunghi e i dinner show. Senza ballo, senza Green Pass e con tanto casino.

Dal 28 giugno niente mascherina? Certo. Ovunque tranne che in caso di assembramento, ovvero in disco. Per cui non c’è da stare sempre solo allegri visto che in qualche modo si ripartirà.

Perché si ripartirà solo adesso? Semplice. La politica, dopo aver aspettato in modo indefinito e a caso, senza party pilota, senza regole se non coercizioni inutili (mascherine all’aperto anche lontano da tutti, inutile coprifuoco, etc) non può più aspettare. La normalità è tornata. E le disco con lei. Insieme al maxi schermo con assembramento per l’Europeo.

Le disco, almeno questo la politica l’ha capito, servono per gestire i problemi d’ordine pubblico notturni perché i gestori dei locali notturni sono bravissimi a far stare tranquilli i ragazzi, cosa che le forze dell’ordine e i vari bar non sanno fare.

Quindi non si riparte perché è logico farlo. Si riparte con la pistola puntata. Non appena ci sarà qualche problema (sanitario, sociale, qualche incidente stradale che succede pure di giorno, ma la notte la news diventa più grossa) abbiamo già il colpevole di turno: le disco e i ragazzi.

Buona estate a tutti. Non sarà facile quindi lo ripeto: BUONA ESTATE.

Tutt’al più balleremo davanti al maxi schermo quando finisce l’Europeo.

Lorenzo Tiezzi x AllaDiscoteca

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