2022, un altro anno sospeso?

TUTTO SOSPESO.

Il 2022 è solo un altro anno.

Per troppi, dimenticati dagli ‘stati’, dai ‘buoni’ o da chi sta bene nonostante la pandemia o addirittura meglio arricchendosi grazie ad essa, sperare che sia un po’ meglio del 2020 e del 2021 non è solo una speranza

E’ una necessità assoluta.

La società occidentale e soprattutto quella italiana sta dimenticando le necessità di chi ha tra i 15 e i 30 anni, gli anni più importanti, quelli in cui fai la differenza, in cui puoi far ‘avverare i tuoi sogni’. In cui mentre studi o lavori magari fai già figli (e infatti non li facciamo).

Non gliene frega niente a nessuno (ai ‘buoni’, alla buona società, allo ‘stato’, alla chiesa) di tutto questo. L’unica cosa che conta è restare impantanati in questa splendida pandemia (che c’è, non sono un simpatico complottista) se possibile per sempre, così da consacrare questa ‘emergenza’ a ‘decrescita felice’.

Altro che languore. Ci piace star fermi.

Senza le rotture di coglioni di questi gggiovani che vogliono vivere. DEVONO vivere. Loro sono, anzi dovrebbero essere, il simbolo di una società che va cambiata in quasi tutto, perché non c’è mobilità sociale, in questo scalcagnato paese. I ricchi restano ricchi, tutti vogliamo perder tempo stile Ferragnez.

Tutti chi? Noi vecchi, chiaramente. I ragazzi vorrebbero solo far casino tra loro, come è naturale che sia, ma chissà quando potranno farlo.

E’ troppo pericoloso? Sarebbe troppo pericoloso organizzare party, concerti e serate in disco in cui 1) tutti entrano con mascherina FFP2 senza poterla mai togliere se non quando seduti distanziati a bere / mangiare 2) parlo di eventi in cui prima si fa un tampone, se proprio necessario.

Davvero tutto questo è “troppo pericoloso”? Mentre ai Supermercati la bella società italiana si accalca ‘in sicurezza’? Ma per favore.

Come dicevo, l’unica realtà è che i ragazzi sono dimenticati. Non è forse tutto sospeso. E’ peggio. Devono ancora, chissà per quanto, sacrificarsi per chi è arrivato al tramonto della propria vita. Per chi ha già il posto fisso (e guai a chi glielo tocca). Dovrebbero anche ringraziarci.

Io ringrazio loro. Non solo medici e infermieri.

(… che non sono eroi. Fanno un bel lavoro, visto che salvano vite. E fanno un mestiere di solito molto ben pagato, il medico è il lavoro più pagato in Italia; l’infermiere specializzato non altrettanto ma sicuramente meglio di chi lavora facendo crescere i ragazzi, tipo l’insegnante oppure il dj nei bar o l’addetto alla sicurezza nei locali).

Spero che facciamo LORO una rivoluzione. I ragazzi. Tutti così sospeso non va bene.

Un rave al giorno, forse, ci vorrebbe. Non lo so. Così non va bene.

L’unico augurio che faccio al 2022 è di non essere un altro anno di sospensione.

Molto meglio una rivoluzione.

Lorenzo Tiezzi x AD

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