Tiezzi Says: W Black Coffee e abbasso i DIGGEI

Dovrei mettere in sottofondo un bel dj set di Black Coffee, forse aiuta. Invece scrivo.

Giovedì mattina. 27/11/2022. Sono quasi le 10. Ho dormito male per un paio di cose non troppo belle che stanno capitando nella mia famiglia, perché la vita picchia sempre duro e rispondere non è facile.

Però ieri sera ho sentito bella musica.

Ero in un bar vicino a Piazza Signoria, a Firenze perché avevo qualche minuto prima di prendere in treno e mi sono regalato un bello Spritz molto alcolico (fuori Veneto esagerano un po’ con l’alcol)… e mi sono sentito una mezz’ora di un dj set eccellente di Black Coffee, dj sudafricano tra i più pagati ad Ibiza e nel mondo, uno che mette afro house, mica revival… Questo dj set veniva proposto illegalmente da YouTube dai ragazzi del locale, ma cosa vuoi che sia.

Solo in una società iper regolata e in fondo stupida come la nostra può essere illegale non poter trasmettere musica da YouTube se si pagano le società che rappresentano chi l’ha suonata e prodotta (ovvero SIAE ed SCF).

Non sapevo però che fosse Black Coffee a mixare, sentivo solo che era un bel dj set che avrei definito house ma pure global.

Per questo all’uscita ho chiesto ai ragazzi del bar, molto simpatici e me l’hanno detto. Ovviamente nessuno di loro sapeva chi fosse Black Coffee, né l’importo vergognoso (!) del suo cachet, ma il punto non è questo, ovvero che i dj non sono mica star. Per niente.

Ecco perché ho fatto questo video.

https://www.instagram.com/p/ClUdcG5Mn9e/

Il punto è che:

1) la musica bella piace a chi ha le orecchie, gli altri si fo**ano (musicalmente)

2) troppi dj italiani sono DIGGEI e propongono sempre o quasi solo musica di mda. Perché loro la musica di mda ce l’hanno nel cuore – SONO la musica di m**da

3) Ogni dj ha la sua dignità, anche chi fa revival anni ’90 può farlo con un senso: se dovessi farla io farei: ZERO MASH UP tutta musica di quel periodo mescolando (come era allora) Daft Punk, Gigi D’Agostino e Propellerheads invece di proporre solo un mix (di merda) con le tracce più brutte di allora che però i CAFONI ricordano – allora una hit fu (mare**a svizzera) “Born Slippy” degli Underworld – ma perché i DIGGEI non lo suonano più quel capolavoro riproponendo invece, che so, un mash up dei Paps and Skars proposto solo da Radio 105 a cui erano legati? Perché sono di CANI – ecco.

4) A questi DIGGEI non sfiora neppure l’idea che se un gestore impone loro musica di melma possono anche mollare il locale e andare a fare un altro lavoro. Se tanti dj, di ogni età, avessero un briciolo di orgoglio professionale e cultura musicale il livello di ciò che sentiamo nei locali salirebbe subito. Però non succede.

Ecco perché mi girano le P. Ma non troppo. Ora mi riascolto Black Coffee.

Lorenzo Tiezzi x AD

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