Gabry Sangineto: un’estate di musica… e poi Distar Records

Gabry Sangineto sta vivendo un’estate di musica… e poi arriva una bella collaborazione con Distar Records. Lo abbiamo incontrato… Qui la sua pagina FB.

Che stai facendo di bello in questo momento dal punto di vista musicale e personale?

Dal punto di vista personale mi sto godendo qualche giorno di relax, tra una serata e l’altra, dopo un mese di lombosciatalgia (ride…). Dal punto di vista musicale ho diversi lavori in uscita con il duo “Roby Arduini & Pagany”, con Jame Starck e con Gianpiero Xp. In più da Settembre 2023 sarò il nuovo A&R & Music Promoter della Distar Records.

Ci racconti che cosa fai come A&R?

Dal prossimo Settembre sarà mio dovere e piacere dedicarmi all’ascolto delle varie demo che arriveranno alla casella di posta elettronica: promo@distarrec.com. Inoltre effettuerò un vero e proprio scouting tra i migliori produttori in giro per il Mondo. A dir la verità ho già iniziato a contattare alcuni produttori internazionali e non (professionisti e amici di lungo corso), che intendo produrre su Distar, i quali mi hanno già confermato piena disponibilità ed interesse. Ne sentirete delle belle.

Ci racconti quali sono le tue radici musicali?

Pur nascendo nel 1986, ho preso l’amore per gli 80’s da mio padre, il quale era solito “consumare” decine e decine di vinili. E proprio su quel sound ho iniziato i primi esperimenti di mixaggio nella mia cameretta. Poco dopo arrivò l’amore per la Mediterranean Progressive di Gigi D’Agostino e di tutte le release della Media Records e della Time, sound che proposi per diversi anni fino a quando scoprii l’House Music, che mi caratterizza ormai da 18 anni.

Come vedi l’attuale panorama discografico?

Un po’ “confusionario”, una volta esisteva la ricetta per confezionare una Hit. Oggi, anche il brano più impensabile (a volte, a livello tecnico, suonano peggio di una demo) può raggiungere il successo grazie, soprattutto, ai social. Non è più questione di genere musicale o di creatività, se un brano (per qualche motivo sconosciuto) esplode sui social, arriva alle radio, arriva alle tv, insomma fa successo. Auspicherei nel fatto che cantanti italiani, che hanno fatto la storia della musica italiana, ci lasciassero un bel ricordo evitando collaborazioni imbarazzanti.

Dove suoni di più come dj, Gabry Sangineto?

Non essendo resident, suono dove mi chiamano. Una volta si suonava solo nelle discoteche, oggi (purtroppo o per fortuna) gli scenari sono cambiati e quindi si va dal lido a mare (dove comunque si crea una situazione degna di nota con un’importante partecipazione da parte del pubblico) per poi arrivare agli aperitivi ed ai classici pool party.

Come mai da sempre credi più nei dj set che nelle produzioni musicali?

Non è questione di credere, io nasco come Disc Jockey e quindi prediligo da sempre il dj set ed il rapporto col pubblico, quindi per me mettere i dischi è qualcosa di fondamentale. Poi produrre musica è la seconda parte di me, che viaggia in parallelo con la prima, la quale mi aiuta a materializzare ciò che sento dentro (ed a placare diversi stati d’animo talvolta) ed a farla diventare musica. Meglio di una seduta dallo psicologo per quanto mi riguarda.

E invece i locali, come li vedi, Gabry Sangineto?

Bene, ma non benissimo. Sono sempre alla costante ricerca della serata stile “Defected” ma purtroppo, nella maggior parte delle situazioni italiane, trovo solo trap, reggaeton e musica radiofonica (basterebbe accendere Spotify invece di ingaggiare i Dj nei locali). Spero che ritorneremo ai vecchi tempi, dove comunque le discoteche offrivano varie sale con varie realtà. Purtroppo oggi noto un voler monopolizzare la serata con il solo artista trap, o situazione reggaeton, lasciando poco (o per nulla) spazio all’House Music.

Raccontaci un po’ la tua estate ’23. Com’è?

Rovente, dato che in Calabria abbiamo raggiunto i 40 gradi! Scherzi a parte, un’estate molto interessante e ricca di appuntamenti. Prediligo gli aperitivi accompagnati da House Music ma ovviamente non rinuncio alle classiche nottate in discoteca. Al tempo stesso, sono in studio a terminare diversi lavori (produzioni e remix) che usciranno prossimamente su diverse label internazionali oltre che a preparare il mio dj set mensile che, ormai da diversi anni, va in onda su diverse radio nazionali ed internazionali. Infine, avendo il mare davanti casa, non rinuncio ad una sana nuotata quotidiana.

Che tendenze e/o novità ti sembrano degne di nota in ambito giovanile, in generale? Moda, videogiochi, arte… cosa ti stimola di più?

Non so se siano degne di nota, ma ho notato che tra i giovani c’è una sorta di affezione ai video brevi disponibili sui social. Questi video permettono ai ragazzi di scoprire nuovi artisti, nuova musica e nuovi balli….sarà per questo che ormai le radio edit delle tracce raggiungono a mala pena i 2 minuti di durata… Personalmente parlando sono molto stimolato dal cinema, specie i film basati sulla vita dei Dj. Segnalo i titoli “Berlin Calling” con Paul Kalkbrenner e “Wham!”, il musical documentario di Netflix.

A che punto ti senti della tua carriera?

Da sempre mi sento in un continuo “work in progress”, faccio quello che mi piace cercando di dare sempre il massimo. Nonostante i diversi risultati (sia a livello di Dj che a livello di Producer) collezionati negli anni, mi sento ancora come agli inizi, con tanta voglia di fare e curiosità. Il giorno che verranno meno questi elementi cambierò mestiere.

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