Ricky L: “com’è nata ‘Born Again’ (Babylonia)

Ho incontrato solo via messaggio Ricky L., l’artista che ha creato uno dei pochi veri inni house della storia della musica, ovvero BABYLONIAAAAAA… OK, si chiama “Born Again”, ma è un dettaglio.

Perché continua il rilancio di UMM, storica label house italiana che da sempre fa ballare il mondo, anche grazie al notevole contributo di Gianluca Motta. Il 16 febbraio ’24 escono infatti 4 nuovi remix di un vero inno dance: “Born Again” di  Ricky L Feat. Mick. Per tutti gli appassionati di house e per tutti coloro che amano ballare, il brano viene spesso chiamato semplicemente “Babylonia”, visto che il potente testo ripetuto da Mick si conclude citando gli abitanti della mitica città…

“I was born in a system, 

That doesn’t give a fuck about you, nor me, nor the life

Don’t be a victim of things I do to survive

Because I won’t wish you any good, you Babylonians…”

Insomma, torna “Born Again” / Babylonia torna in 4 potenti versioni, tutte molto diverse tra loro, alcune delle quali disponibili in anteprima sul profilo Instagram di UMM (Instagram.com/umm_mediarecords). Eccole: House Device & Gianluca Motta remix; Dr. Space, Dader remix, Little Nancy Remix, Visnadi Remix. 

Ma come fa a tornare ‘sto capolavoro, “Born Again”? Torna perché Ricky L se l’è inventato. E quindi è bello sapere come ha fatto a crearlo. E qui sotto capite come.

Che stai facendo di bello in questo momento dal punto di vista musicale e personale? Serate, produzioni quello che vuoi…

Continuo ad essere un dj. Sono resident al The Circle di Perugia ma suono anche in giro. Ho vari progetti musicali fra i quali “Hear & Now” e mi occupo di sound design per podcast.

Come è nata “Born Again (Babylonia)”? 

È nata suonando un timpano con l’Akai MPC. Questo mi ha suggerito la progressione armonica del brano. Lo montai senza sequencer e tutto squantizzato, mandando il pezzo in play e attivando e disattivando le tracce con l’MPC. 

Cosa pensi dei nuovi remix UMM di quello che è ancora oggi un vero inno house? 

Fiero e felice che dopo 19 anni ancora venga remixato e che esca con un’etichetta che ha fatto la storia della musica dance e che mi auguro che continuerà a farla.

Ci racconti quali sono le tue radici musicali? 

Sono da sempre un onnivoro musicale. Rifiuto il concetto di genere e di musica bella o brutta. Per me esiste solo musica che capisco e musica che cerco di capire senza alcun pregiudizio.

Come ti presenteresti come artista a chi non ti conosce? 

Come un profondo amante e studioso della musica con un infinito bisogno di condividerla.

Come vedi l’attuale panorama discografico e musicale? 

Da quando la musica è “gratis” e alla portata di tutti, l’impoverimento è stato inevitabile. Per fortuna non bastano 5 vite per scoprire ed ascoltare tutta quella che esiste.

A che punto ti senti della tua carriera, che senz’altro è cambiata dopo “Born Again”?

Sempre all’inizio, sempre con la stessa voglia.

Ci dici quali sono gli artisti musicali più importanti per te e perché?

Troppi per sceglierne alcuni. Se proprio devo, ne sceglierei uno su tutti, che mi ha letteralmente cambiato la vita: Keith Jarrett.

Che consigli daresti a un giovane che sogna di fare il dj e/o il produttore?

Di ascoltare qualsiasi tipo di musica senza alcun pregiudizio e di studiare sempre senza mai fermarsi.

(Lorenzo Tiezzi x AllaDisco)