Dj che ti fanno addormentare (Sada Says)

Quali sono i dj che ti fanno addormentare?

La musica è sempre stata considerata una forma di arte in grado di influenzare le emozioni e lo stato d’animo di una persona. E sebbene spesso si associ la musica alla sua capacità di stimolare, intrattenere e far ballare, esiste anche un’altra possibilità: la musica che aiuta a rilassarsi e addormentarsi. E la tecnologia ci offre molte opzioni per sfruttare questa funzionalità. Una delle opzioni più popolari per la musica per dormire è quella delle app di musica dedicata alla meditazione e al sonno. Queste app sono state sviluppate specificamente per creare una serie di tracce sonore che aiutano ad alleviare lo stress e a favorire la concentrazione.

Molte di queste app offrono anche la possibilità di personalizzare l’esperienza, scegliendo tra una vasta gamma di suoni rilassanti e di musica. Oltre alle app di meditazione e sonno, ci sono anche molte playlist su piattaforme di streaming come Spotify o YouTube, che offrono una vasta gamma di musica rilassante e adatta al sonno. Ci sono anche podcast che propongono storie e suoni rilassanti, che possono aiutare a distogliere la mente dai pensieri e favorire il rilassamento. Ma cosa rende la musica adatta per addormentarsi? In generale, la musica rilassante ha un tempo lento, un basso livello di volume e un suono continuo e uniforme.

Dj che ti fanno addormentare… veramente

La musica che contiene suoni naturali, come onde del mare, pioggia o vento, può anche essere particolarmente efficace per calmare la mente. La scelta della musica giusta dipende molto dalle preferenze personali. Mentre alcuni preferiscono musica classica, altri optano per suoni naturali o addirittura la musica elettronica ambientale. Inoltre, il tempo di sonno e l’ora del giorno possono influire sulla scelta della musica. Ad esempio, durante la giornata, si potrebbe preferire la musica più stimolante, mentre la sera, si potrebbe optare per una musica più rilassante.

La tecnologia offre anche alcuni strumenti che utilizzano la musica per migliorare la qualità del sonno. Le cuffie per il sonno o i diffusori sonori sono progettati per fornire una musica rilassante a basso volume, senza disturbare il partner o altre persone in casa. Alcuni dispositivi utilizzano anche la tecnologia di biofeedback per monitorare il sonno e personalizzare la musica in base alle fasi del sonno. 

Lo stress e la routine quotidiana fatta di giornate intense e impegni impedisce l’attivazione del proprio sistema parasimpatico.

Molti hanno notevoli difficoltà ad addormentarsi.

Nella fase di rilassamento i toni parasimpatici, ovvero suoni rilassanti, molto lievi, con poche variabili nella loro composizione, sono fondamentali per la riuscita di un buon sonno. Gradualmente, dobbiamo solo ascoltare cose che rilassano naturalmente i muscoli. Di seguito arriva la fase iniziale del sonno, la cui qualità è determinata dalla velocità con cui ci si addormenti. Se si segue e ascolta uno schema melodico riconoscibile, che risuona ogni volta che si è sotto le coperte, viene a crearsi quasi un riflesso pavloviano. La stessa nenia del sonno, ripetuta ogni volta che si è a letto, porterà il nostro cervello a ricordarci che sarà scoccata l’ora: quella di andare a dormire.

Selezionando musiche e mixandole a suoni naturali, a rumori vivi, in modo naturale il sonno aumenta. Nella fase iniziale del sonno in una playlist ideale è consigliato ascoltare del rumore marrone, del rumore bianco e un po’ di melodie. Mezz’ora e, in dissolvenza, tra eterei suoni, ci saremo addormentati. Qui entra in gioco la fase del sonno, in cui abbiamo una combinazione di rumori che danno vita al cosiddetto mascheramento del suono, che protegge dai rumori che potrebbero svegliarci durante la notte.

La playlist creata nel 2023 da Endel, deadmau5 e Kaskade (questi ultimi come Kx5), “Sleep Science”, è il paesaggio sonoro ideale per una app che serve per addormentarsi perché integra tracce nate da un ricercato sound design affiancato da un’intelligenza artificiale che rende il flusso finale privo di interruzioni.

La collaborazione con Amazon Music attraverso Alexa e i dispositivi Echo fanno il resto. Amazon Music ha commissionato ad artisti come Grimes e James Blake suoni creati ad hoc seguendo le sue linee guida scientifiche. Con la tecnologia evolutasi a un punto in cui non abbiamo bisogno che l’artista prepari specificamente le radici per noi. Possiamo trasformare qualsiasi contenuto, qualsiasi album, qualsiasi canzone in un paesaggio sonoro funzionale.

Il futuro che Lucian Grainge e i rappresentanti di altre etichette musicali stanno immaginando è fatto da una IA generativa sviluppatasi al punto da poter elaborare radici preesistenti ed esportarle come composizioni sonore funzionali. Nessuno ha voglia di ascoltare musica realizzata da AI ma tanti lo faranno e non lo ammetteranno. In queste ultimi decadi le persone vogliono ancora ascoltare i loro cantanti o band preferiti. E i loro generi preferiti.

Dj che ti fanno addormentare… o almeno rilassare

Certe tracce vanno bene per sonorizzare dei video ma certamente non abbastanza di livello per poter sostituire gli artisti. Anche se sono immaginabili le strade che potrebbero percorrere i prossimi produttori musicali che non sono creeranno ma scaricheranno, rimodelleranno, rimodificheranno concetti preesistenti, come in un flusso continuo di ripensamento sull’atto finale di una produzione che non finisce mai, che mai è pronta per essere presentata, veicolata, consumata e mandata in pasto al pubblico. La percezione della musica generata dall’intelligenza artificiale col passare del tempo cambierà. Perché l’output è buono quanto l’input, dicono spesso da Amazon Music. Affinché la musica pensata dalle AI diventi di livello quanto la musica realizzata in modo tradizionale e che tutti conosciamo e ascoltiamo, serve un addestramento curato e l’alzamento dell’asticella da parte dei machine learning e l’affinamento del training.

La app Calm e Joel Zimmerman, ovvero deadmau5, nel 2022 si sono uniti per aiutare a trovare la giusta concentrazione in questo lungo ed epocale periodo di cambiamento.

Di base, l’applicazione per conciliare il riposo e il produttore canadese puntano a gestire e diffondere al meglio brani ricchi di atmosfera attraverso nuove playlist, considerando che gli ultimi mesi di incertezze hanno aggiunto ancora più stress alla vita quotidiana delle persone in tutto il mondo. Non c’è dubbio che la musica ora quindi abbia un ruolo fondamentale nel benessere delle persone. Nonostante il proprio carattere esuberante, il canadese sembra abbia capito lo spirito, l’esigenza e il business che sta dietro a questi nuovi strumenti studiati per rasserenare, rilassare e meditare. È la quiete musicale dopo una tempesta, per il produttore, famoso per le sue melodie electro e progressive ma sempre pronto a diversificare il business e una musica declinata a sonorità sempre più trasversali e spesso morbide.

Chi conosce deadmau5 sa quanto la sua storia discografica sia coinvolgente, spregiudicata e innovativa. Già la pubblicazione del suo lavoro orchestrale “Where’s The Drop?”, del 2018, fu un segnale di fortissimo cambiamento. Il suo team di produzione cerca costantemente nuove vie e nuovi mercati. La collaborazione con Calm, marchio leader nel benessere mentale, dando vita alla playlist “mau5trap: flow & focus” ha segnato un cambio di passo tra i fruitori e i fornitori di contenuti.

Riccardo Sada x Sada Says x AllaDisco