Andrea Casta suona per la nightlife (dimenticata)

Cominciamo col botto, ovvero con il nuovo singolo di Andrea Casta, violinista bresciano che spacca quando suona e pure quando parla e scrive (leggete bene con attenzione sotto). A differenza di tanti altri, troppi, invece di autocelebrarsi, che fa? Prova a suonare il suo violino un po’ per tutti noi. E chi saremmo noi? Quegli scemi della nightlife, quelli che (un tempo, mille vite fa) facevano divertire i ragazzi in sicurezza.

Il tema del suo nuovo singolo “No Man no Cry”, non so perché, ma ce l’abbiamo già tutti nelle orecchie. E suona bene. Dà energia. E poi c’è il suo violino, perché Andrea Casta non perdona. Mette i brividi e dà emozioni.

Ecco perché il pezzo lo conoscevo: è la hit del Dj berlinese Oliver Koletzki, che Casta rifa al violino rilanciando questo successo mondiale 6 anni dopo la versione di Jimmy Sax (140 milioni di views su Youtube e 31 milioni di streams su Spotify). Hai presente che hit?

“Ormai è chiaro che ci dobbiamo avviare a una ripresa graduale e controllata per tutti i settori – spiega Andrea Casta che invoca la riapertura dei luoghi di intrattenimento – in tantissime nazioni sono già stati portati avanti progetti pilota che hanno fatto capire come sia possibile ripartire subito con concerti e spettacoli, facendolo in sicurezza” e lancia una proposta: “a prescindere dal ballo pur di ripartire in sicurezza perché non riapriamo subito le discoteche destinandole a concerti e rassegne di giovani emergenti, dai cantautori ai rapper e band?”

Andrea Casta non si ferma e propone soluzioni forse difficili da attuare, ma almeno prova a sbilanciarsi (cosa che troppi non fanno mai, tra gli artisti e gli addetti ai lavori)

“I grandi teatri e spazi per eventi e spettacoli stanno faticando a trovare soluzioni sostenibili per i tour estivi: molte discoteche hanno logistica e organizzazione per far ripartire da subito l’offerta musicale! Tutti noi artisti, dj e imprenditori sappiamo come farlo con responsabilità e vogliamo solo contribuire a questa rinascita senza più rimandarla”.

Che succederà dal 21 giugno quando verrà tolto il coprifuoco?

“C’è urgente necessità di offrire occasioni di aggregazione responsabile dopo un anno di chiusure – aggiunge – cosa accadrà dal 21 giugno, finalmente senza coprifuoco? Le giovani generazioni costrette ad autogestire la loro socialità finiranno in mezzo a una strada o peggio a ritrovarsi in feste e party abusivi e fuori controllo. E’ ora di riorganizzare le strutture e l’offerta d’intrattenimento, soprattutto per i giovanissimi che sono arrivati a livelli di compressione insostenibili, come testimonia la cronaca dei sempre più frequenti episodi di scontri incontrollati di giovani nelle piazze delle città, nei parchi e nelle periferie, frutto anche di mesi di privazioni”.

“Le tanto demonizzate discoteche – conclude Andrea Casta – sono di sicuro un luogo di aggregazione più sano e controllato”

“…. con la presenza di security, spazi organizzati e ingressi contingentati nel rispetto delle normative, che possono indirizzare in positivo la voglia di intrattenimento dei ragazzi. Nightlife, cultura e sport sono le “valvole di sfogo” più utili per riportare la normalità nella vita dei giovani e delle famiglie, non risolveranno di sicuro il problema ma possono essere un prezioso aiuto”.

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