Deadmau5 & Hawtin puntano sul gaming, altro che autocelebrazione

Nella mia testa non c’era niente di più lontano tra l’elettronica “colta” e potente di Richie Hawtin e quella scatenata e trance di Deadmau5… ma mi sbagliavo. Leggi fino in fondo per capire perché.

Poteva essere un bell’AllaDiscoNo! sui tanti e probabilmente troppi documentare su clubbing, dj, elettronica, compreso (forse) l’ultimo che il mitico French dj Laurent Garnier si è auto dedicato, “Off the Record“. Leggete un po’ tutto qui sotto, su Spettakolo, dove l’articoletto l’ho scritto io. Ha un pregio: è corto.

Poteva essere un NO!, ma non lo è. Eccoci con editorialino sul tema “AllaDiscoMix”, ovvero un bel casino. Perché parlare di musica è importante farlo troppo diventa noioso e inutile. E celebrarsi annoia. Avete mai sentito uno come Deadmau5 celebrarsi? Non lo fa. Per questo è un mito vero.

Ma diciamolo: è meglio la Milano Music Week e incontri dedicati alla musica in generale oppure è meglio sparare amenità sui Maneskin (che si dice Moneskin? La risposta è facile. Meglio la MMW, parecchio.

Siccome però qui su AD ci piace un po’ rompere le p. ed essere dannatamente (magari fossimo davvero dannati, ci si accontenta dall’avverbio), tutta questa messe di incontri sulla musica serve davvero? Mettersi insieme a chiacchierare sulla musica, tra addetti ai lavori in libera uscita (soprattutto poco importanti e molto liberi per fare i relatori pagati oppure ‘free’ ma pagati in egoi) e splendidi giovani aspiranti, serve alla musica?

La mia risposta è, spesso, NO. Anzi. Quando il jazz è entrato nella università per essere studiato era già bello che morto. Me lo disse, ovviamente all’università di Bologna, al Dams, una trentina d’anni fa il temutissimo professor Giampiero Cane (Civilità musicale afroamericana si chiamava l’esame mi sembra e presi 28, mi sembra).

La formazione per i ragazzi che prenderanno presto il posto di noi vecchi professionisti dovrebbe essere snella e concreta, dovrebbe essere uno scambio. Spesso non lo è.

Tutta questa celebrazione (quasi sempre auto celebrazione) di dj e clubbing è ovvia, visto che è stato quasi tutto fermo per anni con la pandemia (che continua), ma siamo sicuri che ci piace così tanto parlarci addosso mentre tutto scivola via… e viene semplicemente mangiato del gaming (videogiochi). I numeri parlano chiaro in questo senso.

E che fanno infatti alcuni dei dj più attenti, i più tecno maniaci, che magari non sono più al centro della ‘scena musicale come un tempo ma sono sempre parecchio furbetti? Puntano sul gaming. Date un occhi al teaser qui sotto, che ovviamente il Topastro lo riconoscete.

E ora leggete cliccando QUI.

PIXELYNX la nuova società a metà tra gaming, musica e tecnologia creata da Joel Zimmerman aka Deadmau5 col mitico techno dj e producer Richie Hawtin ha siglato un accordo con Ben Turner, Dean Wilson e Inder Phull (professionisti a metà tra musica e tecnologia) hanno annunciato di essersi accordati con Niantic, il gigante del mobile gaming Pokémon GO.

Per fare che? E’ ovvio, per mettere le vecchie chiacchiere musicali a zero e mettersi a fatturare tra NFT, musica, elettronica, video game.

Chi vivrà, vedrà e capirà. Magari capendo le cose ragionando e non celebrandosi in dibattiti e celebrazioni. La formazione è fondamentale e incontrarsi anche, ma i formatori capaci sono pochissimi, mentre il nostro ego lo vorremmo nutrire sempre con applausi e strette di mano… che però non servono mica.

Lorenzo Tiezzi x AllaDisco

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