Il Meet Music non serve a niente, quindi è perfetto…

Sono tanti anni che Luca Guerrieri organizza Meet Music a Follonica (GR), un meeting estivo sempre gratuito tra addetti ai lavori, star della musica e giovani talenti. I vecchi come chi scrive provano a passare un po’ di entusiasmo metodico ai ragazzi, che sognano soltanto di lavorare nella musica… e ovviamente falliscono, perché i ragazzi sono più bravi, entusiasti e talentuosi di loro. Di me senz’altro.

Chiaramente, con eccezioni, perché certi ‘anziani’ di cose da dire ne hanno parecchie (non chi scrive), al Meet Music

Ascoltare per qualche ora un ‘pensionato’ di lusso come Pierangelo Mauri (storico editore musicale) col suo amico Paolo Franchini (oggi presidente FEM, federazione editori musicali e prima presidente della EDEL e prima ancora musicista di livello assoluto, laureato alla Berkley School of Music, mica al DAMS come il sottoscritto…) è come fare un master in music business. Chiaramente gratis. Insieme hanno vinto diversi Grammy Awards, eppure al Meet Music sembravano in gita scolastica.

Dalle ore che ho passato con loro mi restano leggerezza, gentilezza, educazione, una voglia pazzesca ancora oggi di pensare alla musica più che all’ego proprio e degli artisti (sempre immenso). Mi mancano diversi anni alla pensione, il mio obiettivo oggi è non andarci mica, come sta facendo Pierangelo. Voto 12/10 per loro, che per me hanno stravinto il Meet Music.

(DIN DON, piccolo spazio culinario: voto 11/10 si merita il ristorante Zenzero, proprio in centro a Follonica, dove anche quest’anno ho mangiato alla grande piatti creativi di pesce e bevuto meglio. E’ perfetto per rilassare mente e corpo. Tra l’altro, servono tutto in modo super veloce, come fanno non si sa).

Diamo un bel 10, come voto, a Follonica, come sanno tutti, anche chi ci vive, è nel mezzo del niente. Semplicemente, dal punto di vista musicale, non esiste. Anche in Maremma, posto un po’ così, è in Serie B: Capalbio, Talamone, Castiglione della Pescaia, i posti IN sono quelli lì.

Per questo una piccola e splendida manifestazione ‘sgarruppata’ e quindi perfetta come il Meet Music non poteva che svolgersi in un posto così, popolare e pieno di energia, lontano anni luce da Milano, dove tutti ‘fanno finta di crederci’ e in fondo pensano soprattutto a se stessi e al proprio orticello.

E’ un pensiero di Renato Tanchis, A&R di Sony Music che domenica 3 luglio, dopo aver suonato al Number One in Franciacorta, si è preso il suo trenino per regalarci un po’ di esperienza discografica e trap (oddio, TRAP! che parolaccia!) al Meet Music. Voto 9.5/10 per lui, voto che condivide con il ‘pazzo’ Fabrizio Perdomi di FPWS artist hub.

Con la sua agenzia in Italia, tra gi altri, rappresenta un certo Bob Sinclar. Arrivato anche lui domenica, dopo una serata nelle Marche, dopo aver ben cenato e ben bevuto al già citato Zenzero, è ripartito domenica notte per la sua Ferrara. Noi della notte abbiamo il fisico, alcuni come Fabrizio di più. Anzi deppiù. Del suo bell’intervento mi è rimasta la voglia di lavorare bene e la difficoltà di trovare collaboratori che abbiano voglia di sacrificarsi per fare il nostro maledetto / benedetto lavoro. Si finisce per restare amici solo tra noi, perché gli altri, i normali, invecchiano. Male.

Noi dello show biz restiamo giovincielli (ma si scrive con o senza i? BOH) scapestrati. Sempre bellissimi, nonostante le rughe non così gentili (su di me) sugli zigomi.

Si merita 9/10 come Voto anche Luca Guerrieri, che anno dopo anno perfeziona la formula del Meet Music. Ogni anno deve sorbirsi i suggerimenti di appassionati e ‘addetti ai lavori’ (che hai detto? Ha detto, ai lavori! Forzati, direi).

Senz’altro Meet Music prenderà poi vita in un periodo diverso dall’anno, senz’altro c’è molto da cambiare, ma senz’altro la direzione è quella giusta. E senz’altro (senz’altro, senz’altro, ripetiamolo) troppi addetti ai lavori disertano manifestazioni come questa perché vogliono esprimersi ed avere un palco per il proprio ego.

Che palle, amici miei, voi e il vostro ego. State pure a casa che senza di voi, al Meet Music, tra i ragazzi e tra noi normali (più o meno normali, sia chiaro) si sta così bene.

Io che lo aiuto il Meet Music da tempo suggerisco cose sempre meno. Perché se Luca è riuscito a portare a Follonica MINI e Red Bull, i Meduza, Saturnino, Damir Ivic, Riccardo Sada (che c’era quest’anno e si prende ‘solo’ 8.5/10 come voto, soprattutto per la bella leggerezza e il poco ego, sia negli interventi, sia nei sorrisi), Coccoluto (etc), è perfetto tutto va più o meno bene così.

Che voto dare invece al party in back to back che Mauro Ferrucci e Luca Guerrieri ci hanno regalato allo storico Tartana del Puntone / Marina di Scarlino ( Grosseto)? Mi è piaciuta molto la musica, decisamente house e decisamente impura, ma molto melodica. Voto 8/9 quindi.

Voto 8/10 a Mauro Ferrucci, per la prima volta presente dopo anni & anni di inviti da parte di Luca Guerrieri. Quando parla Mauro sembra spesso un po’ polemico, come capitava a Claudio Coccoluto. Non è così. Chi ha fatto la storia (parliamo uno che ha vinto un Grammy, non so se è chiaro) quando parla lo fa con passione e racconta prima di tutto i suoi errori: se Claudio al Meet Music ci raccontò di come NON avrebbe mai rifatto triple (serate in cui suonava in tre locali) in giro per l’Italia per tenere alto il mito del “top dj”, Ferrucci si è scaldato un po’ raccontando il suo odio (professionale) per i mash up venduti e/o diffusi illegalmente.

Perché l’ha fatto, per scagliare pietre contro i “giovani dj che fanno schifo”? NO. L’ha fatto perché anche lui, decenni fa, fece cavolate, tipo quella di vendere le audio cassette con i suoi dj set, cosa palesemente illegale (come i mash up). Grazie Mauro per l’entusiasmo, infinito.

Veniamo ai tanti contest legati al Meet Music, che complessivamente hanno dato un po’ di spazio a ragazzi veramente, veramente bravi.

Tra i dj dance che abbiamo selezionato per Red Bull e MINI ha vinto Andrea Fiusco (voto 8/10), già maturo ed esperto, che ha fatto la furbata di portarsi un jingle che diceva una roba tipo Meet Music MINI Red Bull. Se vuoi fare il dj devi essere furbo, oltre che capace.

E’ spiaciuto al sottoscritto (e non solo) non far vincere anche i Curly Brothers (voto 8.5/10), giovanissimi, tranquilli e dannatamente chic. Tutti e tre studiano, parlano uno splendido italiano e hanno bei gusti musicali, sicuramente qualcuno di loro si sta già accorgendo.

Voto 8/10 alla qualità complessiva della trap ascoltata grazie agli artisti selezionati dalla label toscana Highersound.

Sulla stessa (bellissima) base si sono esibiti 5 artisti, tutti giovani e molti davvero bravi. Ho sentito testi originali, se non ricordo male zero riferimenti a soldi, sesso e successo e farsi da soli lasciando la periferia… Bravi!

Buona anche la qualità dei dj chill out che abbiamo selezionato per il Grey Cat Festival. Hanno vinto Riccardo Plan (molto furbo ed efficace il suo set) e Veive, ma tutti hanno saputo farci ascoltare bella musica. Tutti quanti. Voto 8/10 per loro.

Voto 9/10 per Natalia Pop, discografica super scatenata anche in console per la prima volta al Meet Music e Ylenia Laconi (Area 94), da sempre al MM: stare in giuria e in giro con persone così, così appassionate del proprio lavoro, per me, 50enne a volte stanco, è una lezione splendida.

(nella foto da sinistra, Ylenia, Luca Guerrieri, Natalia, Lorenzo Tiezzi in camicia stiratissima!)

Voto 4.5/10 all’intervento di un certo Lorenzo Tiezzi, che ha aperto il Meet Music, un po’ confuso, ma va bene così. Diciamo che grazie al mio casino comunicativo, tutta la manifestazione è stata un po’ un crescendo. Un po’ no. Per questo tutto ha funzionato a dovere.

Lorenzo Tiezzi x AllaDiscoteca

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