Burning Man nella tempesta: un morto e 70.000 persone bloccate

Situazione difficile al Burning Man, nel deserto dell’Arizona, negli USA, mentre scriviamo (domenica 3 settembre ’23, nel pomeriggio).

La bella (e bravissima) dj proucer italiana Deborah De Luca (nelal foto), sui suoi social ancora adesso mentre scriviamo racconta una presenza spensierata, ovviamente da Burnerette, ovvero sexy girl da Burning Man… e di un bel dj set di Carl Cox.

Ma la situazione, come dicevamo, è difficile. Sembra ci sia stato un morto.

Ai partecipanti al Burning Man è stato detto poi di conservare cibo e acqua. Questo dopo che le forti piogge hanno trasformato il campeggio in un bagno di fango. Le condizioni meteorologiche sono state così avverse che l’accesso e l’uscita dall’evento nello stato americano del Nevada sono stati “bloccati”. Così hanno dichiarato gli organizzatori in un comunicato.

Nessun veicolo tranne quelli connessi alle emergenze (ovvero abulanze e polizia) può circolare e questo crea problemi, soprattutto ai bagni chimici.


I media statunitensi hanno riferito che più di 70.000 persone sono di fatto bloccate da ieri, sabato 2 settembre.


Prima che il festival iniziasse ufficialmente il 27 agosto (dura una settimana e culmina con i dj set nel weekend), è stato colpito dai resti dell’uragano Hilary. E’ questo l’uragano che ha spinto gli organizzatori a chiudere i cancelli ai primi arrivati. Ora, dopo una notte di pioggia incessante, questo enorme festival è impantanato nel fango, il giorno prima che la gente iniziasse a tornare a casa.


Considerata la possibilità che stanotte piova ancora, potrebbero passare diversi giorni prima che il terreno diventi abbastanza asciutto da permettere ai veicoli di partire. L’evento è solitamente caratterizzato da gigantesche installazioni artistiche interattive e da un enorme uomo di legno che viene bruciato alla fine dell’evento.

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