Decibel senza alcol? Una follia. Tutta itagliana

No alcol! Che vuoi berti ‘na birra mentre suona la De Luca? NO! L’elettronica è la musica del diavolo!

Si è appena concluso a Firenze, anzi a Sesto Fiorentino, Decibel, uno dei più importanti festival di musica elettronica in Europa. Tutto bene? No. E’ ovvio che un festival di musica elettronica, musica, che, si sa, è pur connessa “a Diavolo, droghe ed eccessi” (è una battuta, sia chiaro), faccia solo ballare. Ormai l’hanno capito anche i sassi. Non l’ha invece ancora capito il prefetto di Sesto Fiorentino, senz’altro geniale, che ha vietato la vendita di alcolici durante l’evento. L’avrà fatto, direte voi, con anticipo, pensandoci bene e comuniandolo un paio di mesi prima agli organizzatori? Certo che no. L’ha deciso con una ordinanza a poche ore dall’inizio della manifestazione.

Ecco la reazione degli organizzatori su Instagram, fin troppo educata.

L’organizzazione del Decibel Open Air 2023 ha appreso, a poche ore dall’inizio dell’evento, a seguito della notifica di un’ordinanza prefettizia, che è stata vietata la vendita di alcolici durante lo svolgimento dello stesso, nonostante siano state rispettate tutte le procedure necessarie previste.
Questa decisione ci lascia amareggiati e delusi e arriva totalmente inaspettata.
Vi garantiamo in ogni caso che ci impegneremo per farvi godere al meglio questa due giorni di musica che abbiamo aspettato insieme per così tanti mesi, con artisti italiani e internazionali pronti a farvi ballare sotto palco.

Per noi di AllaDisco questa decisione è folle. E il prefetto, come molti funzionari pubblici, dovrebbe essere costretto almeno a spiegarla da una commissione di esperti, non solo dipendenti dello stato, di ordine pubblico. E se ha sbagliato, il signor prefetto, va rimosso dall’incarico, così la smette di far danni.

Niente alcol, all’ultimo momento, al Decibel. Così i fusti di birra e gli alcolici agli organizzatori e/o ai gestori dei bar sono rimasti sul groppone.

Sono stato con la mia famiglia al più grosso evento esitivo, a luglio, il concertone di Harry Styles a Reggio. E oviamente ho bevuto una birra. Forse anche due. Ma si sa, Harry Styles è pop. Lì la birra va bene, magari anche qualche canna (l’odore non l’ho sentito però). L’elettronica, invece, si sa, dà problemi.

Sono appena tornato da Londra. Là si esce dal lavoro per andare a bere al bar, si va a teatro e ci sono i bar per i pre – theatre drinks, si bevono i drink dentro i teatri, si fa il Carneva di Notting Hill in modalità che qui da noi sarebbero considerate “illegali”.

Siamo completamente pazzi? No. Siamo un paese in cui i giovani non hanno potere. E quindi siamo un paese quasi senza nessuna speranza.

Guardateli nella foto, ‘sti ragazzi. Sarebbero loro il nostro futuro. Trattiamoli ancora così per molto, stiamo andando benissimo.

Forza Italia. No, Forza Itaglia. Con la G.

(Lorenzo Tiezzi x AllaDisco)

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