Sfera come Vasco, rockstar odiate dai benpensanti

Sfera come Vasco, avete letto bene.

Certo che è così, quel che avete letto nel titolo e la frase qui sopra. qui sopra è l’ovvia e banale realtà: se Vasco Rossi rappresenta la rockastar assoluta degli anni ’80 del 1900 e fino ad oggi in Italia non è mai stato “superato” da nessuno (anche se la musica non è una gara, ovviamente), oggi, 2023, anzi anni ’20 del 2000, l’unico artista che si avvicina alla forza di Vasco negli anni ’80 è Sfera. Anzi la forza degli hater è la stessa. Perché negli anni ’80 almeno il 60% degli italiani odiava Vasco e non ascoltava la musica. Lo odiava a scatola chiusa perché “drogato”. Ma quel conta in certi casi è il 40%, che ti ama davvero.

Andiamo avanti.

Sulla sinistra vedete Vasco Rossi nel 1983, quando stava promuovendo “Bollicine”, il disco della sua consacrazione a rockstar, con la magica doppietta “Vita spericolata” / “Bollicine”. Sulla destra Sfera Ebbasta, l’artista più ascoltato in Italia per 3 anni consecutivi su Spotify, la Bibbia della musica.

Cosa c’entra Vasco con Sfera? Perchè dico Sfera come Vasco?

Se pure te che leggi credi che non c’entri proprio niente, se ancora non hai capito che è così, fatti un favore, leggi qui. Oppure non leggere niente, tanto probabilmente non cambierai parere.

Ho cominciato a prendere molto sul serio Sfera Ebbasta nel 2021. Ero al parchetto di fronte a casa fare ginnastica e in cuffia mi ero messo “Famoso”, il suo disco che come seconda traccia mette “Bottiglie Privè”. Senza troppi giri di parole, credo sia entrata subito nel mio cuore per il pessimismo cosmico che la pervade. Nella vita tutto cambia, tranne l’amore di tua madre, canta Sfera. Con l’autotune, ma chi se ne frega. Morte ai puristi, al revival.

Oggi si fa così. Il successo ti frega, ti cambia, non puoi farci niente. “Si fanno la foto” con lui che è famoso, a me non mi ha mai cagato nessuno (per la mia fama) e poi “non rimane niente”. Perché il tempo che passa ti lascia dietro solo cocci. Sempre. Cambia tutto: le situazioni che ci univano non torneranno mai. Le piccole emozioni bastavano, col cazzo che bastano adesso. Certo, adesso sto citando “Anima fragile”, la canzone di Vasco che amo di più.

L’avrò suonata 100.000 volte almeno al piano, cambiandola sempre un po’, perché farla come Vasco (e Vince Tempera al piano) sarebbe una sconfitta poco divertente. Perdo ancora, ovvio, ma a modo mio e forse, qualche volta, la Musica, che come tutti esiste davvero, e almeno lei non cambia mai, è contenta.

Indietro veloce, fino al 1982. Quando sul podio degli odiati dai benpensanti c’era Vasco.

Avevo 9 anni e vedo Vasco che canta in tv, ovviamente in plyaback come si faceva allora, “Vado al massimo” con i pantaloni arancioni. Mi ricordo la canzone allegra e i pantaloni. Ci capivo, di musica, già a 9 anni. L’anno prima ero impazzito per “La voce del padrone” di Battiato, sapevo tutti i pezzi a memoria. Ma Vasco, ovviamente, mica piaceva al mio babbo. “Quello lì è un drogato, è uno scemo”, diceva. La mia mamma ha sempre ascoltato solo musica sinfonica, per cui giustamente se ne fregava. Date un occhio a Vasco nel 1982 qui sotto. Che spettacolo.

Torniamo veloce a oggi. Il periodo in cui è logico dire Sfera come Vasco

Com’è considerato Sfera Ebbasta da quasi tutti coloro che conosco e che non lavorano nel settore musicale (in cui contano i risultati e i soldi, come in ogni lavoro)? “Quello lì è un drogato, è uno scemo”.

Proprio ome Vasco nel 1982 – 1983, etc. Lo era allora, un drogato, Vasco? Sì, certo. Ma cantava “Vita spericolata”, mica male. E Sfera, oggi 30 anni dopo, che ci frega di che vita fa. Che ci frega se è tutto tatuato, se canta solo con l’autotune. E’ un uomo, ed è pure un padre. Non lo dice mai nessuno, ma tanto chi lo deve sapere lo sa, perché in copertina del suo nuovo disco c’è suo figlio, di schiena. Tanto a raccontare la sua vita matrimoniale ci pensa la compagna Angelina. https://www.instagram.com/who.is.angelina/ (un milione di follower solo perché la metà di Sfera, non male).

Certo, come padre, non mi piacerebbe mettere sempre sui social mio figlio. Mia figlia Penelope oggi ha 14 anni e ha i suoi social. Ma fino pochi anni fa, non si trovava in tutto il web una sua foto. Fatti loro, però, io ascolto la musica di Sfera. Che è bella proprio. Ed è disperata, come piace a me. A me, che non adoro l’ultimo periodo di Vasco, che è più meno sempre ottimista. Che palle l’ottimismo, nelle canzoni. Può piovere per sempre, certo, per qualcuno grandina pure. Quindi dateci almeno canzoni disperate. Almeno quello.

Oggi i benpensanti amano molto Vasco, che giustamente se la gode, perché è inoffensivo. Molto meglio chi è pericoloso, per me.

Sfera come Vasco, certo.

E voi benpensanti, voi espertoni di musica, ascoltatelo davvero Sfera, partendo da pezzi come questo, “Complicato” e poi dite a voi stessi che è un cialtrone. Se ci riuscite, contenti voi. Sono praticamente certo che almeno il 50% di coloro che odiano Sfera non l’hanno mai davvero ascoltato. Contenti voi. Per me, 51enne laureato in Musica al DAMS di Bologna nel 1996 Sfera Ebbasta è un grande artista e pezzi come questo sono ballad splendide. Quasi al livello di “Vita spericolata”, certo che sì.