L’Italia multietnica vince nell’atletica

Quanto ci fanno godere i ragazzi dell’atletica italiana. Belli,bravi e simpatici. Nella foto Mattia Furlani, a 19 anni argento nel salto in lungo.

Domenica 9 giugno. Mia moglie e mia figlia sono a Bologna per il concerto di Olivia Rodrigo. Io invece sono a casa, a Brescia, e mi godo una giornata di sport. Ne faccio io un po’, un po’ poco e mi guardo la finale di Tennis del Roland Garros, Zverev – Alcaraz.

Mi sembra ovvio che il livello non è eccelso e che Sinner se sta bene questi due se li mangia. Ma forse sbaglio. Senz’altro un po’ mi annoio. 4 ore e mezza di tennis possono annoiare. L’atletica invece è diversa. In pochi minuti, specialità completamente diverse, zero violenza e problemi tra gli atleti, una festa magica.

Gli Europei di Atletica 2024 a Roma sono e saranno per sempre memorabili. Perché una pioggia di medaglie simile non l’abbiamo mai vista e segue ovviamente uno degli apici mai raggiunti dallo sport italiano di sempre, ovvero la vittoria di Marcell Jacobs e poi quella nella 4 x 100.

Eppure lo stadio Olimpico di Roma non è mica pieno. Prezzi a 5 euro pur di riempirlo e non è pieno. Boh.

C’è da festeggiare, perché se vinciamo tantissimo nell’atletica (7 ori mentre scrivo) e nel nuoto ci piace… ed è anche logico che nel calcio poi si soffra non poco: capita perché i ragazzi e le ragazze fanno oggi mille altri sport, senza pallone, pali, portieri, etc.

Le splendide vittorie di ragazze e ragazzi italiani al 100% nell’atletica figli però di genitori nati altrove, si spera diano qualche problema identitario in più al generale Vannacci e a chi la pensa come lui. Anzi, è così. Non c’è da sperare niente.

Lorenzo Tiezzi x Alladisco

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