Disco Covid, oh yes.
Diffido da tempo di chi nella (sempre splendida) “informazione” ha le idee molto chiare. Non considero proprio “Le Iene“, che infatti non fanno giornalismo, ma spettacolo, se non quando indagano a lungo su personagetti come Mirko Scarcella. Non mi piace, spesso, manco Report, soprattutto quando fa accanimento poco terapeutico contro i cattivi di turno. Che bello sarebbe indagare sui (presunti) buoni.
L’inchiesta della Procura di Cagliari (leggete i dettagli sul sito RAI) nata da un servizio di Report è francamente divertente. Tutte le regioni italiane hanno riaperto le discoteche quest’estate. Perché non mettere sotto inchiesta tutti quante i politici delle regioni? Che bello sarebbe poter capire come lavora la magistratura e quanto lavora. Che Report punti a fare ascolti è chiaro.
E, soprattutto, chi sono i cattivi, oggi? Oggi che siamo annichiliti dalla pandemia? Disco Covid, certo.
E’ ovvio, in un paese in cui l’informazione fa acqua da tutte le parti perché spesso politicizzata e soprattutto dedicata agli adulti. Quando hai 35 o 80 anni vuoi trovare un facile nemico e il nemico sono tutto ciò che non puoi più essere: i ragazzi e i ricchi antipatici come Briatore. Perché diciamolo, Briatore è super antipatico. Lui e le sue babbuce sono inguardabili. Dà un fastidio pazzesco pensarlo con qualche altra super girl dopo che ha divorziato dalla Gregoraci, dopo Heidi Klum. Che vergogna, ‘sto Briatore. Che dia lavoro a tanta gente nel mondo conta poco. E’ colpevole.
Che gli assembramenti si susseguano da sempre dappertutto, nelle piazze, per manifestazioni politiche, nei bar, compreso quello sotto casa mia, che ci siamo TUTTI (giovani e vecchi) assembrati in spiaggia, al lavoro, in famiglia non conta mica. E’ molto comodo per tutti noi trovare un bel colpevole, così possiamo rasserenarci e sentirci buoni.
I cattivi sono infatti, oltre ai ricchi dei party, anche i ragazzi, che hanno diffuso l’epidemia in discoteca divertendosi e sono i ricchi, che la scorsa estate hanno ballato sui cadaveri. La dico male, ma questo è il pensiero comune di molti. E’ tutto chiaro, evidente. No?
Visto che questa è la situazione, chi è stata la più cattiva, secondo giornalisti come Andrea Scanzi e la (sempre splendida) Selvaggia Lucarelli? La Praja di Gallipoli (Lecce), locale pop senza ricconi e frequentatori VIP, oppure la Costa Smeralda, piena di riccastri e loro rampolli? Il premio lo vince il Billionaire di Briatore e il Phi Beach, in zona.
I numeri contano pochissimo, in questa caccia al cattivone per dagli la colpa: la provincia di Lecce, dove sorge la Praja, discoteca estiva che è stata aperta per ben due mesi, ha oggi pochissimi contagi.
I numeri non mentono e li trovate tutti qui, in un sito prodotto dal Sole24ore, senza commenti & Kommenti.
Stesso discorso per Rimini (dove il Peter Pan era aperto con successo) e Sassari (dove ci sono Phi Beach, Billionaire, Sottovento, etc), stesso discorso per Roma, dove secondo Linus di Radio Deejay, antidiscotecaro ormai cronico secondo cui “1.200 contagiati in discoteca” sarebbero tornati dalla Costa Smeralda: tutte queste zone sono infinitamente, ripeto infinitamente, meno problematiche per quel che riguarda il Covid-19 di Milano, Varese, Como, Monza, Napoli, Caserta (etc).
(foto dalla pagina Instagram di Flavio Briatore)
Lorenzo Tiezzi x AllaDiscoteca
3 thoughts on “Ragazzi, disco & Briatore: unici colpevoli del Covid-19 (Report, Linus & magistratura confermano)”
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