“Dove andiamo a ballare questa sera?” In galleria d'arte - AllaDiscoteca

“Dove andiamo a ballare questa sera?” In galleria d’arte

Dove andiamo a ballare questa sera? Dove diavolo andiamo?

Grazie a Lara Facco e al suo staff, che comunicano l’arte con una competenza ed una passione a cui mi piacerebbe riuscire ad isipirarmi, ho appena visto le foto di una installazione artistica milanese che mi ha emozionato parecchio.

L’ho vista nella loro newsletter Telescope. Siccome l’installazione è parecchio discotecara, ve la metto qui su AllaDiscoteca… perché le discoteche o le vediamo rappresentate in una galleria d’arte oppure non le vediamo per niente e non le vedremo per un bel pezzo…

“Dove andiamo a ballare questa sera?”, la domanda retorica corrisponde al titolo dell’installazione site specific delle artiste Goldschmied & Chiari che vedete ancora per un po’ alla Galleria Poggiali di Milano da qualche tempo (Foro Buonaparte 52 | 20121 Milano +39 02 72095815 Martedì – Sabato: 11 – 19)

Dove andiamo a ballare questa sera? è stata esposta per la prima volta nelle vetrine su strada di Atelier House di Museion, Bolzano nel 2015.

Qui a causa di una solerte addetta alle pulizie del museo, il lavoro fu ripulito e gettato via diventando un caso di cronaca internazionale ripreso dalla BBC, the Guardian, e dai media di tutto il mondo ispirando anche il regista svedese Ruben Ostlund per il film The Square…

Ma per tutti noi ritardatari, è ORA, adesso, il momento giusto per vedere e godersi quest’opera, anche solo qui su AllaDiscoteca, in foto. Perché rappresenta la splendida movida italiana di fine anni ’80… l’opera infatti prende il proprio titolo dalla guida delle migliori discoteche italiane scritta dall’allora Ministro degli Esteri, Gianni De Michelis, pubblicata nel 1988.

Rappresenta la fine di quel periodo, ma che conta? E’ stato un periodo splendido. Va ricordato.

Oggi ogni ministro e politico, Salvini (quello del Papeete, vergogna!) escluso, verrebbe impallinato per aver solo messe piede di straforo a cena in discoteca. Se poi ce lo trovassimo alle 4 del mattino, si meriterrebbe l’immediata impiccagione (mediatica). E chissà quando saranno aperte di nuovo, ‘ste disco.

Le mirrorball sono a terra, le bottiglie sono tutte vuote, i posaceneri pieni… La musica suona ancora, forse. Ma chissà per quanto.

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