L’estate in disco e Sven Vath @ San Marino

Ognuno può giustamente avere il suo parere sul party a San Marino con Sven Vath (leggi le info su ZERO) in console il 19 giugno. Ogni parere, se motivato, è rispettabile. Ecco il mio, quello di chi fa AllaDiscoteca e che fino a qualche mese fa andava a lavorare in disco ogni weekend (come comunicatore e ‘addetto ai lavori).

Sven Vath a San Marino è una buona notizia?

Si ballerà nell’estate italiana?

Come sarà L’estate in disco?

Rifaccio le domande, forse banali, così ci capiamo. Anche perché do risposte. Personali, certo, ma chiare.

Il party dimostrerà (anche se non ce n’era bisogno, visto che è già successo in Gran Bretagna) che si può far festa senza mascherina in sicurezza. Infatti tutti i partecipanti saranno negativi a un tampone entro 48 oppure vaccinati.

“Si potrà ballare senza il divieto delle canoniche distanze di sicurezza ma è saltato anche l’obbligo di indossare la mascherina. Tuttavia sottolinea Tito Pinton (del gruppo Musica, che organizza) «noi la consigliamo vivamente sotto il metro di distanza e lo voglio ribadire»”, scrive il Corriere della Sera.

Ma cosa vuol dire? Non si deve mantenere la distanza di sicurezza ma noi consigliamo di tenerla? Il rischio è quello della confusione della scorsa estate, con la Puglia che aveva regole del tutto diverse dalla Lombardia.

E soprattutto questo dj set di Sven Vath è davvero buona notizia per la nostra (splendida) estate in disco?

Servirà a far riaprire davvero le disco con un protocollo che abbia senso per i locali e non solo per gli eventi “one shot”? Certo meglio gli eventi one shot o i festival che niente, ma se si parte, sia pure a San Marino con una formula impraticabile forse era meglio non partire affatto. Forse.

AllaDisco è pessimista? Leggi bene qui sotto, che L’estate in disco a noi interessa

In Gran Bretagna hanno comunque rimandato il via alle disco senza restrizioni di 4 settimane (non più 21 giugno ma 19 luglio) per via dei pericoli delle varie varianti, per cui questo party, che come abbiamo capito non è nella lenta Italia ma a San Marino (dove si sono vaccinati con il pericolosissimo Sputnik ma sono tutti vivi), forse resterà un caso singolo non fino a luglio. Ma forse fino a settembre. Tra l’altro pure in Gran Bretagna in console c’era Sven Vath, che incassa sempre alla grande in ogni dove.

A questo punto la realtà è che fino a settembre, quando sono in programma i super festival Nameless a Lecco e Decibel a Firenze, forse, dovremo solo aspettare oppure ballare con grandi restrizioni.

Oppure si partirà davvero a luglio, in Italia, come molti dicono pur senza fatti e proposte concrete? Se sì, con quale protocollo? Nessun test sinora. Niente di niente. Solo parole.

Perché il diavolo sta nei dettagli. Il protocollo “grandi eventi” stile San Marino da luglio potrebbe essere applicato solo in singoli casi, perché molto difficile da gestire.

Un tampone rapido in Farmacia io la settimana scorsa l’ho pagato 23 euro. Così com’è sarà dura L’estate in disco.

Come si fa a spendere 23 euro a weekend per andare a ballare? Si potrebbe farselo il venerdì pomeriggio per ballare il venerdì e il sabato, certo, ma i ragazzi lo faranno? Io ho 49 anni e farò il richiamo del vaccino il 12 luglio. Quasi nessuno dei normali delle disco in Italia oggi è vaccinato. Conta la modalità dei tamponi. Non il “green pass”.

Dopo tutte queste critiche, ecco le AllaDisco proposte per la nostra estate in disco. Concrete e precise. Per tornare a ballare da subito.

Si potrebbe già ballare tutti quanti da stasera, con mascherina FP2 fornita dagli organizzatori e senza distanziamento. Come è successo in quel concerto pilota in Spagna (anche se, va detto, pure in Spagna e a Ibiza, l’OK alle disco con quella modalità non è stato dato)

Questa formula, temporanea, metterebbe a tacere anche tutte le paure, spesso immotivate, dell’Italia che non balla.

Come si fa se qualcuno è positivo? Si fanno i tamponi salivari, a tutti, vaccinati e non vaccinati.

I tamponi salivari costerebbero molto meno (sembra intorno ai 5 euro, anche 2 se fatti in massa) e sono efficaci al 98%, ma non vengono nei fatti utilizzati. Perché? Boh.

Lo scopo di questa eterna procrastinazione sembra essere non far ballare fino a che non sarà “tutto molto più tranquillo”, così la vecchia Italia sta tranquilla, ben assembrata alle partite della nazionale e agli aperitivi pieni di over 30, quelli che contano per la politica.

Adolescenti e ragazzi per chi comanda possono sempre aspettare e con loro chi li fa divertire, un settore, va detto di imprenditori seri che però questa ed altre volte ha dato prova di non fare fronte comune nel modo giusto.

Le star del settore, ovvero i top dj italiani (Cristian Marchi, Ralf, Gigi D’Agostino, Gabry Ponte) MAI e poi MAI hanno fatto fronte comune per il settore che li ha fatti diventare ricchi e famosi. Ognun per sé, sui suoi social.

E i gestori delle disco? Beh, anche qui le divisioni ci sono eccome. I media parlano molto di loro in questo periodo. Non per risolvere il problema ma perché è molto facile schierarsi: SI o NO alle disco? E vai con le interviste, che fanno audience.

E soprattutto, il SILB ha fatto una mossa molto azzardata nei confronti del Ministero della Sanità e del CTS comunicando ai media che c’erano due party pilota fissati (ricordate? Alla Praja all’aperto e a Milano al Fabrique) quando in realtà di fissato non c’era nulla, se non con i sindaci, che si sa, in ambito sanitario non hanno grossi poteri…

Questa mossa disperata che cosa ha fruttato, per ora? Il nulla. Anzi forse è stata controproducente. Sia chiaro, l’avrei fatta anche io, perché la disperazione è tanta. Ma è servita? Per ora sembra di no.

Chi ha il potere (governo, CTS) sente il polso della vecchia Italia per ora preferisce aspettare. E probabilmente se l’è legata al dito. Siamo messi così, con L’estate in disco. Siamo messi bene? Boh…

Lorenzo Tiezzi x AllaDiscoteca

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