Madonna, che eleganza elettronica con Veronica Elettronica Sada Says

Veronica Elettronica o Madonna?

Madonna (che nella foto vedete con Lady Gaga), ovvero Veronica Elettronica, non ha solo seguito le tendenze, le ha create.

Ha reso accessibili generi di nicchia, ha sfidato i confini del pop e ha lasciato un’impronta che ancora oggi influenza la musica. La sua eredità nella dance music è immensa e il suo ritmo continua a battere nelle produzioni di oggi. Dopo aver svelato al mondo “Veronica Electronica”, il progetto rimasto nascosto negli archivi per quasi trent’anni prima di vedere finalmente la luce, Madonna ripensa a suo modo alla dance. Questa collezione di remix era stata concepita originariamente come complemento al rivoluzionario “Ray of Light” del 1998, ma per motivi mai completamente chiariti era finita nel dimenticatoio.

Tornando all’intervista che concesse a Mixmag nel marzo 2000, emergono dettagli affascinanti su questa trasformazione artistica. La popstar ha detto che già allora aveva pensato a un progetto da intitolare così. “Veronica è electronica da sempre, ispirata dalla figura religiosa di Santa Veronica, unita alla sua nuova passione per i suoni digitali. Era il mio modo di segnare una rinascita, sia musicale che personale”, spiegò durante quel colloquio.

Oggi, ascoltando i remix di “Drowned World/Substitute for Love” firmati da BT & Sasha o la versione alternativa di “Skin” curata da Peter Rauhofer e Victor Calderone, si percepisce molto. Si percepisce molto chiaramente come quel periodo rappresentasse una svolta cruciale nella sua carriera. Tra i brani inediti spicca “Gone Gone Gone”, registrato con Rick Nowels ma mai pubblicato fino ad ora, che mostra una Madonna più sperimentale e introspettiva.

Nell’intervista rilasciata a Mixmag, Madonna parlò con entusiasmo della sua riscoperta della musica elettronica, un genere che in precedenza aveva quasi snobbato dichiarando che “la techno è uguale alla morte”. “Ma ho capito solo dopo che poteva essere molto più che semplice musica da club. Artisti come Orbital, Daft Punk e Moby mi hanno mostrato come l’elettronica potesse essere profonda ed emotiva”.

Madonna citò anche i dj che più ammirava ai tempi, tra cui Sasha e Victor Calderone, apprezzando particolarmente il loro approccio innovativo al suono. Pur riconoscendo che la sua celebrità le impediva ormai di vivere la scena club come un tempo, confessò di ricreare quell’atmosfera nei suoi studi di registrazione e durante le sessioni creative. “La musica dance è nel mio DNA. Anche se non posso più essere una tra la folla, porto quell’energia in tutto ciò che faccio”.

“Ray of Light” di Madonna / Verona Elettronica poi segnò una pietra miliare non solo per Madonna ma per l’intera musica pop, vendendo 16 milioni di copie…

vincendo 4 Grammy. Il suo impatto si sente ancora oggi nell’opera di artisti contemporanei come FKA Twigs e Addison Rae, che hanno ripreso quel mix unico di malinconia e sperimentazione elettronica. Tuttavia, “Veronica Electronica” è arrivato in un panorama musicale profondamente cambiato, suscitando reazioni contrastanti. Alcuni critici, tra cui lo stesso William Orbit, avrebbero preferito “remix più audaci e innovativi”, mentre altri apprezzano il disco come una preziosa capsula del tempo che cattura un momento magico della storia della musica. Guardando indietro alla sua evoluzione da “Into the Groove” a “Veronica Electronica”, Madonna dimostra ancora una volta la sua capacità di reinventarsi senza perdere la propria essenza.

Come disse, sempre a Mixmag in quell’intervista diventata ormai storica, “la vera musica non conosce confini o generazioni. Se non posso portare la gente a ballare nei club, porterò il club ovunque io vada”. A distanza di decenni quelle parole suonano quasi profetiche. La pubblicazione di “Veronica Electronica” non è solo l’occasione per riscoprire un capitolo poco conosciuto della sua carriera, ma anche per riflettere su come un’artista possa continuare a influenzare generazioni di musicisti pur restando fedele alla propria visione. Dalle prime produzioni con Jellybean Benitez alle collaborazioni con i pionieri dell’elettronica, fino alle sperimentazioni più recenti, il percorso di Madonna rimane una testimonianza unica del potere trasformativo della musica.

Madonna ha così rivoluzionato la dance in modi che pochi artisti possono vantare. La sua capacità di innovare e portare suoni underground nel mainstream ha ridefinito il panorama musicale. Quando uscì “Everybody” nel 1982, pochi avrebbero scommesso che quella cantante sarebbe diventata un’icona globale, eppure oggi il suo impatto è innegabile.

Uno dei suoi contributi più significativi è stato nel campo dei remix. All’inizio era scettica, ma capì presto che i remix potevano dare nuova vita alle canzoni. Con “You Can Dance” nel 1987, pubblicò il primo album di remix di una pop star, aprendo la strada a una pratica oggi comune. Collaborò con Shep Pettibone per “Vogue”, un brano che portò l’house music nelle classifiche di tutto il mondo, influenzando artisti come Black Box e C+C Music Factory. Madonna ha anche anticipato tendenze prima che esplodessero.

“Justify My Love” nel 1990 mescolava sonorità dark e ritmi downbeat in stile Soul II Soul avvicinando il grande pubblico al genere, sfiorando anche il trip-hop anni prima che Portishead e Massive Attack diventassero famosi. Poi, nel 1998, con “Ray of Light”, portò l’elettronica sparata nelle radio mainstream, dimostrando che suoni sperimentali potevano convivere con il pop. Non si è mai fermata alle mode del momento. Con “American Life” nel 2003 sperimentò il folktronica, unendo chitarre acustiche ed elettronica in un mix che sarebbe diventato popolare solo anni dopo.

E quando nel 2005 pubblicò “Confessions on a Dance Floor”, riportò in vita la disco music con un sound moderno, ispirando artisti come Dua Lipa e similari. Oltre a innovare, Madonna ha lanciato e sostenuto produttori talentuosi, da William Orbit a Stuart Price, da Diplo a Honey Dijon. La sua capacità di individuare talenti emergenti ha contribuito a plasmare la musica dance degli ultimi decenni.

Riccardo Sada x Sada Says x AD!