Le migliori produzioni del 2023 / Discovery (by Leonardo Filomeno)

Di seguito il meglio del meglio del 2023 secondo Discovery by Leonardo Filomeno, firma di Libero Quotidiano che spesso ci regala qualche perla pure su AD.

Butch & Nic Fanciulli – I Want You


Se un singolo da solista per Nic Fanciulli era ormai nelle cose (vedi l’auto-remix per A’Studio e quello centratissimo per B Beat Girls) la sorpresa di Defected è sicuramente il tedesco Butch. Nella loro “I Want You” si respira una bellissima aria di house alla vecchia maniera, ci sono tante percussioni dal sapore latino, un avvolgente basso, e un beat piacevole, mai estremo (…) Leggi tutto qui

Calvin Harris, Ellie Goulding – Miracle


Suggestioni e riferimenti sono quelli che sappiamo. Eppure, dopo mesi, il verdetto non cambia: “Miracle” resta una instancabile e malinconica canzone dance, perfetta, nella sua semplicità, per sognare e muoversi a tempo. In Italia le grandi radio (sic.) hanno scelto di snobbarla, probabilmente per via di una velocità che rievoca e spaventa, ma nel mondo è un successo che viaggia sui 300 milioni di ascolti su Spotify ed 8 settimane in cima alle classifiche in UK. Uno degli innumerevoli messi a segno da un produttore credibile in ogni declinazione e con ogni spartito.

Layo & Bushwacka! – Love Story (vs. Finally) (Paul Woolford 2023 Remixes)


Cassa più energica, piano immancabile protagonista, strings che rievocano le atmosfere della della prima house e techno americana. Così l’inglese Paul Woolford fa rivivere “Love Story” di Layo & Bushwacka! (nella versione 2002 remixata da Tim Deluxe) e “Finally” di Kings Of Tomorrow. Ovvero due capisaldi della house uniti tra loro per la prima volta 20 anni fa (…) Leggi tutto qui

Jamie Jones – Lose My Mind


Meritatamente, ancora tra i dischi più amati e supportati, tra 1001 e Spotify. Attuale e raffinato, con un’essenza di stampo classico, è cucito ad arte da un dj e produttore che dalla scuola house ’90 e 2000 riprende il meglio con intelligenza, e sa farlo suo (che poi è l’unica cosa che ha davvero senso col passato). Più credibile del pop di “My Paradise”, e forse più apprezzato anche da chi la house la ascolta e basta, visto che su Spotify l’ha superata.

Dom Dolla – Saving Up


Tra reminiscenze disco e super house primi 2000, col singolo “Saving Up” l’australiano Dom Dolla mette da parte i rodati e più scuri ingranaggi tech-house, onnipresenti nelle sue produzioni, e punta su un vocal pop brillante e su un beat e un basso che incalzano. Così l’artista si inserisce molto bene nel filone dei settantini che imperversano tra le uscite delle top label (…) Leggi tutto qui

Eliza Rose X Calvin Harris – Body Moving + Eliza Rose X The Martinez Brothers – Pleasure Peak


Si deve a lei e alla sua B.O.T.A. l’exploit cruciale in UK per questa house di nuovo molto veloce. Con “Body Moving” giunge tardivo un follow-up più lento, furbo e radiofonico, dove, con la supervisione di Calvin Harris, si decide di andare sul sicuro. Stiloso, piacevole e di buona fattura, non ha tuttavia la forza esplosiva del precedente successo, ma lo segnaliamo lo stesso tra i migliori dischi di quest’anno e forse pure dei primi mesi del prossimo…

Da segnalare anche “Pleasure Peak”, prova più club, con i camaleontici Martinez Brothers, tra vocal pop ultradistintivo della stessa Rose, e suoni garage. A noi è molto piaciuta.

Meduza – Phone + I Got Nothing


E’ per fortuna un suono che dal dominante trend revivalista sicuramente un po’ si discosta quello di “Phone” degli italiani Meduza. Ormai nell’olimpo del clubbing mondiale, il trio composto da Simon de Jano, Mattia Vitale e Luca de Gregorio mette in pausa la catena di pezzi più club-oriented pubblicati sulla propria label Aeterna (…) Leggi tutto qui

Il trio chiude il 2023 in bellezza con l’album di debutto, la firma del brano ufficiale dei prossimi Europei e la travolgente house dalle tinte dark, alla loro maniera, di “I Got Nothing”, un’altra volta su Defected, dopo la prima prova con “Born To Love” ad inizio 2020.

Larse – A Part Of


Le vivaci atmosfere soul / funk anni ’70 di Tommie Young – “That’s All A Part Of Loving Him” restano intatte. Il talento teutonico ne realizza una brillante cover, una restaurazione in pieno stile, difficile da stancare per chi ama il suono house più tradizionale. 9 è il voto più alto dato sinora, e quanto a fattura e bellezza questo disco lo merita… Leggi tutto qui

Pig&Dan – Better Than The Love I Know / Pull Up To The Bumper


I due techno veterani fanno capolino nella house. C’è da scommetterci ci sia lo zampino, o almeno un input abbastanza forte, di un David Morales con cui si sono scambiati qualche remix. Ed ecco, sulla sub-label rossonera di Defected, laboratorio un po’ house un po’ tech, due bei siluri dal mood 70’s (…) Leggi tutto qui

Tiësto, Tears For Fears, NIIKO X SWAE, GUDFELLA Rule the World (Everybody) + Drifting


In un mare di pezzi, e soprattutto remix, evitabili o per nulla memorabili, due prove interessanti in questi mesi. In estate l’insolita – per i suoi attuali canoni – “Drifting”: mood balearico, un po’ alla sua vecchia maniera, è un super viaggio elettronico sospeso tra breakbeat e suggestioni trance.

L’ultimo successo pop / dance è invece “Rule The World”. In questo caso un’eccezione va fatta: ancora anni ’80, ma non è una cover, cantano proprio i Tears For Fears. E questa versione è azzeccata in suoni, mood, velocità. Per il ragazzone di Breda, bene così.

Da riascoltare, anche…

YOURS – DÓNDE ESTÁ /// Scommessa Defected


Benny Mussa – Save My Life /// Sulle orme dei Full Intention

Swedish House Mafia – Ray Of Solar /// Evoluzione naturale

Alan Fitzpatrick & Ronnie Spiteri – On My Mind /// Meravigliosa lavatrice

Fred Again – adore you /// La fine dell’estate

Moby – we’re going wrong + should sleep /// I loop di Play & 18, in un evocativo incastro