Robert Eno Relight Orchestra - AllaDiscoteca

Robert Eno (Relight Orchestra): perché sto lavorando all’Albo dei dj italiani

A differenza della stragrande maggioranza dei dj e di tutti gli operatori dell’intrattenimento italiani, Robert Eno dei Relight Orchestra legge ed è molto attento. Leggere è uno splendido super potere, perché chi legge sa di non sapere tutto (infatti cerca di informarsi). E poi qualche volta, o spesso, non è d’accordo con ciò che legge e può farlo sapere. Per questo già mesi fa mi scrisse, con pochissimi altri, che non era d’accordo quando scrissi QUI (clicca qui e leggi) sull’Albo dei dj. Sono un po’ un rompi BIP e non credo molto negli albi.

Si dirà che AllaDiscoteca è poco letto da appassionati ed addetti ai lavori. Io che guardo i dati so che non è così: gli accessi unici ovvero i lettori del sito sono ormai circa 2.000 al giorno, 40.000 / 50.000 al mese. Tra di loro pochissimi dj, impegnati, insieme a quasi tutti gli operatori dell’intrattenimento italiota, a celebrarsi sui social e non a pensare al proprio lavoro o almeno alla musica.

Scrivere è un altro potere, ma molto meno importante di leggere e serve anche per sfogarsi. Per questo qualche ora fa ho buttato giù questo “editorialino / sfogo” che non era dedicato certo a Robert Eno né al nuovo SILS né alle purtroppo sinora poco rappresentative associazioni di dj (so che sono, purtroppo, poco rappresentative perché quando scrissi il mio ebook benefico per i dj Faccio After feci un sondaggio con gli oltre 50 dj attivi in tutta italia che ho in rubrica sul telefono: solo un paio mi dissero che erano iscritti a questa o a quella).

DAGLI SFOGHI NASCONO DISCUSSIONI INTERESSANTI

Ma non conta molto che le associazioni siano poco rappresentative. Se lo sono la colpa, ovviamente è dell’egocentrismo dei vari dj. E il mio, quello che trovate sotto, è uno sfogo, da prendere come tale. Siccome senza pensarci troppo l’ho postato in un gruppo Facebook abbastanza seguito, ne è seguita una discussione piuttosto vivace. Se vuoi il mio articolo trovi qui sotto. Non è così importante leggerlo, se non hai tempo. E’ molto più importante leggere quello che segue, ovvero le riflessioni di Roberto Eno, che riporto così come mi sono arrivate. Perché ovviamente, Roberto Eno, oltre che leggere, sa anche scrivere molto bene.

L’ ALBO DEI DJ ITALIANI: PRESUPPOSTI E PROGETTI – di Robert Eno (Relight Orchestra)

Per prima cosa ringrazio Lorenzo Tiezzi e il suo progetto Alla Discoteca per l’attenzione da sempre riservata al clubbing e per aver sollevato dubbi che spero di poter chiarire.


Penso di essere titolato a farlo in quanto promotore originario dell’Albo DJ, nelle modalità in cui si sta sviluppando, in quanto ne parlai per la prima volta 2 anni fa con l’avvocato Deborah De Angelis, presidente di A-DJ. Successivamente con la nascita di S.I.L.S (Sindacato Italiano Lavoratori dello Spettacolo), il presidente Filippo Regis ed il suo vice Benny Di Gioia mi chiesero di fare da referente regionale insieme a Max Monti, e in un anno di conferenze fra direttivi delle varie associazioni abbiamo avuto modo di elaborare e concretizzare il tutto.


Siamo di fronte a qualcosa di sostanzialmente diverso dai tentativi analoghi fatti in passato perché stavolta non è l’iniziativa di un gruppo di DJ, bensì sono coinvolte tutte le entità associative di categoria (S.I.LS, A-DJ, AID, AND e AssoDeejay).


NO ALLE CASTE, SI ALLE TUTELE

Non si tratta più di stabilire una “casta di eletti” titolati ad esercitare, bensì di “proteggere chiunque voglia operare professionalmente“. Non si sceglieranno persone mediante selezioni di merito del tutto discutibili, bensì si fisseranno i criteri per definire chi agisce da professionista. Nessuna discriminante di genere musicale, di abilità tecnica, di età o di notorietà: un dj sarà titolato ad iscriversi se dimostrerà di aver esercitato in regola con gli adempimenti delle leggi sul lavoro in passato, oppure se intenderà farlo seriamente in futuro.

Fatturazione con partita iva o cooperativa, agibilità ENPALS o assunzione INPS, compilazione dei programmi SIAE, acquisto della musica, comportamenti etici, sono tutti elementi imprescindibili per distinguere il DJ professionista dagli amatori.


Per agevolare chi opera regolarmente saranno fatte trattative istituzionali sia col governo sia con SIAE, al fine di ottenere sgravi per chi ingaggia almeno un DJ iscritto all’albo. Il progetto permetterà quindi di trattare parallelamente problematiche fra cui l’abusivismo nei locali, il costo oneroso dei permessi SIAE per i gestori, i problemi connessi a DJ on line e alla compilazione di programmi musicali. Le stesse associazioni potranno essere coinvolte nelle fasi informative, formative e nel controllo di comportamenti etici da parte degli iscritti.

Il logo dell’Albo dj

E’ NECESSARIA UNA RIFORMA DELLA PROFESSIONE DEL DJ


Siamo di fronte ad una vera e propria riforma necessaria per ottenere quel riconoscimento istituzionale che fino ad oggi è mancato, e soprattutto per proteggere i giovani dj del futuro che rischiano alla ripartenza di non aver più possibilità di esibirsi in maniera remunerativa, scavalcati da improvvisati che si propongono in nero, o addirittura sostituiti da una playlist di Spotify.


La conseguenza è facilmente immaginabile, non solo a livello artistico. Va infatti sottolineato che in momenti critici come questo il DJ ha un ruolo cruciale anche per la sicurezza, perché incide sul creare o meno assembramenti, può inoltre assecondare il ballo senza permessi, esagitare il pubblico fino a favorire risse, e con gli impianti audio attuale esasperare i volumi fino a ledere l’udito.


È evidente che un nuovo disciplinamento del settore oggi è necessario per molteplici aspetti ed è un dovere, soprattutto per chi come noi ne ha fatto un mestiere redditizio per decenni. È un percorso ambizioso che cercherà di coinvolgere tutti coloro che hanno operato professionalmente in passato e coloro che vorranno farlo anche in futuro.


Un progetto che trova consenso unanime fra i veri professionisti perché premierà l’impegno e la regolarità a discapito dei soliti “furbetti”.


Grazie anche a voi per aver contribuito alla divulgazione

Robert Eno Dj (Relight Orchestra)