Meet Music

2021, anno zero per dj e disco… ecco perché serve parlarne al Meet Music

Siamo ormai quasi metà aprile e mentre solo oggi sento parlare al Tg di riaperture per il turismo (che vale il 14% del PIL, mica noccioline), mentre in certe zone d’Europa, mica della Luna è già ripartito (le Baleari a Pasqua erano piene di tedeschi, in sicurezza), di spettacolo, concerti, ballo, manco si parla. Per niente proprio. Mentre noi manco parliamo, nel resto d’Europa fanno e organizzano, come abbiamo già scritto più volte…

Ma quando sarà possibile, da dove sarà giusto ripartire? Ripartire per far tornare a vivere la complessa (e bellissima) filiera della musica che fa ballare ed emozionare il mondo?

E’ una domanda complicata. Ognuno ha la sua splendida risposta dentro di sé… ma se come diceva Quelo (ovvero quel genio di Corrado Guzzanti) fosse sbagliata? Sbagliata perché singolare, personale, parziale? E se fosse un dannato bisogno di parlare, di discutere, di provare a capire insieme?

Ecco da dove partiremo, nei diversi interventi & tavoli & chiacchiere, tutti insieme, tra artisti affermati, giovani talenti e professionisti, al Meet Music 2021 / 28 e 29 giugno. La manifestazione è arrivata ormai alla quarta edizione, segno che ha trovato un suo ruolo importante nella complicata (sì, lo so, lo so che ho già scritto complicata 2 righe fa: è che la scena italiana è proprio complicata, maledetta lei) scena che sta a metà tra spettacolo, live music, intrattenimento, pubblico spettacolo, techno, reggaeton, ‘veri dj’, dj iscritti all’albo, dj con il solo Albo Panini, dj girl e fenomeni da baraccone.

Tra gli altri, nel corso delle prime tre edizioni, hanno partecipato artisti come Claudio Coccoluto, Benny Benassi, Albertino, Ralf, Tommy Vee, Simon De Jano e Luke Degree (Meduza), Federico Scavo (…); professionisti come Livia Iacolare (Strategic Partnerships Manager Media di Facebook), Albi Scotti (DJ Mag Italia), Andrea Pellizzari (Le Iene, Mamacita), Matteo Fedeli (direttore sezione Musica di SIAE), Renato Tanchis (A&R di Sony Music Italy) (…)

Dal 2020 è poi nato MINI Meets Music Contest. Il contest ha offerto al vincitore, Deitz, una vera e propria esperienza da professionista: un corso base presso Mat Academy, la realizzazione di una produzione discografica presso Studio1. E presto la musica che ha realizzato uscirà su DVS Records, una delle label coinvolte nel contest.

Non è domani, il 28 giugno, l’inizio del Meet Music, mancano circa 2 mesi e mezzo all’evento, ma saranno cruciali per capire quel poco che si potrà fare quest’estate. Probabilmente non si potrà fare tutto… è solo una mia personale previsione, non conta molto.

Invece è sicuro che anche se si potesse fare tutto, nei locale e nei festival, l’estate prossima, sarà comunque una ripartenza blanda, piccola, parziale. Perché c’è bisogno di ricostruire ciò che negli ultimi anni, non certo per il colpa del Covid-19, è caduto ed è caduto per sempre.

A essere generosi, siamo all’anno zero. Ad essere realisti siamo sotto zero. Siamo messi piuttosto male… Ma visto che siamo messi così, possiamo quasi solo migliorare. Basta solo che c’impegniamo un po’ di più.

Per questo abbiamo un maledetto bisogno di confrontarci, di ascoltare qualcuno che dice qualcosa che ci sembra folle… a mio parere è molto (molto) meglio farlo lontano da Club House e dal “corso del momento” che ti trasforma in pochi istanti in un top dj, un top organizzatore di eventi o un creatore di hit mondiali.

Meet Music, a differenza di tutti o quasi, di risposte facili non ne dà, prova invece a creare confronti e scambi di idee, soprattutto quelli bellissimi che nascono tra giovani dj, artisti e gente vecchia dentro e fuori come chi scrive.

Ho 49 anni, 25 dei quali vissuti come professionista (di medio livello, nulla di super) della musica e dell’intrattenimento, che valgono triplo. Tipo 75. Prima ho studiato per 4 anni e un po’ di mesi al DAMS Musica, a Bologna, studiando 16 ore al girono, per cui valgono doppio. Per cui è come se fossi Matusalemme… un Matusalemme che sa di non sapere quasi niente, ma che ha voglia di condividere quel pochissimo con chi ancora non lo sa e imparare il tanto / troppo che manca.

“Organizzare il Meet Music è come donare il sangue”, mi ha detto una volta Luca Guerrieri, che l’ha creato e che come me è un donatore abituale. A che serve, in fondo, donare il sangue? Ne manca sempre, lo può sempre fare qualcun altro, manco sai chi lo riceverà… Eppure, se non donasse nessuno, sarebbe un problema ancora maggiore di quelli ben grossi che abbiamo adesso.

Ci si vede il 28 e il 29 giugno, tutti i dettagli sul programma del Meet Music 2021 presto sul sito ufficiale www.meetmusic.it

Lorenzo Tiezzi

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